Anche Yamaha sta sviluppando in tipo di motore V4 abbandonando il quattro cilindri in linea. Perché il V4 rappresenta il futuro?

È stato detto e ridetto: anche Yamaha, l’unica casa costruttrice al momento a presentare ancora il motore quattro cilindri in linea dopo l’uscita di scena di Suzuki alla fine del 2022, sta sviluppando il motore V4. Tutte le altre marche sono passate già al V4, e i risultati per la casa di Iwata non stanno pagando. La vittoria manca dal Gran Premio di Germania, al Sachsenring, nel 2022 ed è ormai evidente che (come detto più volte da Fabio Quartararo, pilota di punta del progetto Yamaha) la casa giapponese debba cambiare qualcosa per tornare a essere competitiva. Un’occasione ghiottissima arriverà nel 2027, quando il regolamento del mondiale subirà un cambiamento talmente grande che potrebbero ridursi notevolmente (o addirittura azzerarsi, come pensano in tanti) i gap tra inseguiti, cioè Ducati e la case europee, e inseguitori, cioè le giapponesi Honda e Yamaha.

Anche se probabilmente l’introduzione del motore V4 sulla M1 non arriverà così presto. O almeno così ha fatto capire il Managing Director di Yamaha, Paolo Pavesio, intervistato da Motorsport.com. “Non è realistico pensare ad un cambio di motore già nel 2025. Sicuramente il motore V4 non sarà pronto a correre prima del 2026Prima di fare il cambio, dobbiamo essere certi che il livello sia buono. Il nostro obiettivo attuale è la top five, e nel frattempo stiamo lavorando al V4. C’è da ricordare che si tratta di un’intera moto, non è soltanto un motore” ha sottilineato Pavesio. “Quando questa sarà migliore della moto che stiamo usando ora, se mai accadrà, faremo il cambio.”

Lo ha sottolineato con un pensiero interessante Simon Pattersson, della testata giornalistica inglese TheRace.com, montare due blocchi di due cilindri ciascuno insieme a forma di V, piuttosto che avere tutti e quattro uno accanto all’altro in una linea, significa che la nuova M1 sarà più stretta. E proprio per questo i motori V4 potrebbero essenzialmente diventare obbligatori non solo per Yamaha ma per tutti quando le nuove regole saranno introdotte nel 2027. Però a ridurre le moto da 1000cc a 850cc sono le normative aerodinamica aggiornate.

Si vuole ridurre la complessità delle moto e chiarire il fenomeno dell’aria sporca generato delle ali al fine di ridurre i costi e vedere più sorpassi, la dimensione dei dispositivi aerodinamici consentiti dai produttori sarà essenzialmente dimezzata. Queste nuove regole saranno controllate nello stesso modo piuttosto rozzo ma efficace come lo sono attualmente, secondo le fonti di The Race nel paddock: utilizzando una grande forma di scatola di metallo in cui le moto devono semplicemente adattarsi all’interno.

E qui sta il vantaggio di utilizzare un motore V4, considerando che è una dimensione di scatola che si adatta a tutte le moto all’interno delle dimensioni impostate regolate dalle regole. Semplificando il tutto, più stretta è la scocca della moto di una casa costruttrice, più spazio all’interno di quella scatola hai per i dispositivi aerodinamici. Una configurazione del motore più sottile significa che puoi usare ali più grandi, mantenendo parte del vantaggio della detosazione attualmente goduto che le nuove regole stanno cercando di ridurre.