Con Martin e Fernandez out sin dal primo giorno di test, tutte le attenzioni di Aprilia si sono concentrate su Marco Bezzecchi. L’italiano tuttavia ha stupito i vertici della squadra, rivelando una persona diversa da quella che si aspettavano.

Se durante i test non è immediato capire quanti passi avanti abbiano fatto i Costruttori rispetto all’anno precedente, nel caso Aprilia giungere a conclusioni è ancora più complicato. Sia Jorge Martin che Marco Bezzecchi sono scesi da una Ducati per salire sulla moto di Noale. I programmi erano perciò quelli di portare avanti lo sviluppo e nel frattempo accumulare esperienza con il nuovo mezzo. Considerando anche il debuttante Ai Ogura, l’unico pilota titolare che avrebbe potuto fare un confronto dettagliato tra la RS-GP 2024 e la nuova, era Raul Fernandez, i cui test si sono conclusi dopo mezza giornata.

A complicare le cose è arrivato anche l’high-side che ha messo K.O Jorge Martin durante il primo giorno. Le cause dell’incidente hanno tra l’altro generato un contrasto tuttora irrisolto tra Michelin ed il CEO Aprilia Massimo Rivola. Tutte le responsabilità dello sviluppo sono state quindi consegnate nelle mani di Marco Bezzecchi, oltre al tester Lorenzo Savadori.

Nonostante la partenza in salita, i tre giorni di test si sono conclusi con un discreto ottimismo in casa Aprilia. Bezzecchi ha portato a casa il nono tempo in 1:57.328, oltre a delle buone sensazioni sia nel time-attack che nella lunga distanza. A rimarcare il buon lavoro fatto dal pilota italiano è arrivato anche Fabiano Sterlacchini, nuovo Direttore tecnico Aprilia, durante un’intervista rilasciata a Crash.net. “E’ molto bravo. Da fuori, pensavo che Marco fosse super talentuoso ma poco tecnico. E’stato una grande sorpresa.

Il poco tempo a disposizione e il tanto materiale da provare hanno costretto le squadre ad ottimizzare ogni uscita in pista, per raccogliere più dati possibili. L’approccio di lavoro adottato da Aprilia è stato spiegato proprio da Sterlacchini: “Abbiamo regolato la moto in una maniera che fosse ripetibile, così da poter provare un solo elemento alla volta e raccogliere dei dati coerenti.

Purtroppo è la parte difficile del nostro lavoro” ha commentato l’ingegnere riguardo agli infortuni di Martin e Fernandez. “Dobbiamo adattarci giorno per giorno, in base ai risultati che il materiale in prova ci dà. Abbiamo degli slot di tempo per ogni elemento che testiamo, e dobbiamo rispettarli.

Bezzecchi ha promosso a pieni voti la fase di frenata ed ingresso in curva dell’Aprilia, la quale gli permette di staccare con maggior fiducia rispetto alla Ducati GP23. Nonostante la generosità di potenza del motore, rimane da sistemare l’elettronica, che innesca al posteriore dei movimenti in fase di accelerazione. “E’ uno dei punti cruciali perchè permette al pilota di spingere la moto al limite, sfruttando al meglio la gomma posteriore. L’elettronica è come una scatola nera, il motore sprigiona la potenza che essa richiede“.