Dopo la prima giornata di test di MotoGP in Malesia sono scoppiate le critiche. La doppia caduta del campione del mondo Jorge Martin ha infuriato gli animi dei tifosi. Aprilia sostiene che non ci fossero problemi alla moto, questo ha fatto intendere che sia stata colpa della gomma. Michelin risponde così
Proprio nel day 1 di Sepang, Jorge Martin si è fratturato la mano destra e il piede sinistro a causa di un high-side tra curva uno e due. Il turno dello spagnolo è durato solamente quattro ore, nelle quali ha dovuto affrontare ben due cadute simili. Aprilia non si spiega quale sia la causa siccome né dalla telemetria, né da altre analisi sono riusciti a trovare un problema sulla moto guidata dal numero 1. Martinator non è stato l’unico in casa di Noale a farsi male: anche Raul Fernandez è fuori gioco per una frattura alla mano.
Con due piloti importantissimi infortunati, Aprilia è in grande difficoltà. Molto probabilmente i due spagnoli non torneranno entro i prossimi test a Buriram. Ciò significa che lo sviluppo della moto è nelle mani di Marco Bezzecchi, un ottimo pilota ma con nessuna esperienza sulla moto veneta. Il modo in cui sono caduti i due piloti è molto sospetto. Dopo le dichiarazioni di Massimo Rivola, in cui solleva la moto dalle colpe, tutti i tifosi puntano il dito a Michelin. All’inizio del 2024 è stato ufficializzato il contratto che vieta a chiunque di parlare male delle gomme, ma quando un pilota presenta comportamenti anomali senza spiegarli, è comunque un riferimento all’azienda francese.
Piero Taramasso, responsabile Michelin, risponde così: “Martin aveva già fatto 13 giri con quella gomma. Se fosse stata difettosa se ne sarebbe accorto prima”. Rivola nonostante le difese di Michelin sostiene ancora la sua ipotesi: “Jorge non stava spingendo e né il team né il pilota hanno la colpa“. La gomma in questione è nata a fine febbraio del 2024, ma come sostiene il responsabile Michelin, le proprietà chimiche non cambiano in 12 mesi, ma hanno una lunga durata.
In conclusione non si trova la variabile che ha causato il doppio incidente e le fratture del campione del mondo. Il CEO Aprilia continua a incolpare Michelin, i quali si però si difendono con argomentazioni valide.