Pecco Bagnaia arriva a Barcellona con 24 punti di distacco da Jorge Martin. Lo spagnolo per vincere deve solamente gestire il suo vantaggio senza prendersi rischi, mentre Pecco è obbligato a vincere sia sabato che domenica. Ma non basterà, bisogna sperare che capiti qualcosa di più per l’italiano.
È arrivato il weekend più importante dell’anno. Pecco Bagnaia e Jorge Martin sono arrivati alla resa dei conti di un mondiale straordinario, ora è vietato sbagliare. Il campione del mondo in carica Bagnaia arriva a Barcellona (non a Valencia a causa della forte alluvione che ha colpito la città) con un ritardo da Jorge di 24 punti. Lo spagnolo può permettersi di arrivare 7° in entrambe le gare per assicurarsi il titolo MotoGP. Al contrario Pecco è obbligato a vincere ma non solo, infatti deve anche sperare che qualcuno metta i bastoni tra le ruote a Martin.
Di seguito le parole di Pecco Bagnaia nelle interviste del giovedì pre-gara:
“Voglio dire di essere contento di correre qui, è una grande missione aiutare Valencia e tutte le persone colpite. Guadagnare 24 punti in un weekend è difficile, il mio obiettivo è vincere entrambe le gare, poi vedremo quello che succederà. A maggio eravamo competitivi e abbiamo vinto, eravamo ad un livello diverso rispetto a tutti gli altri. Stavolta spero ci sia qualcuno di veloce per stare davanti. La pressione può fare la differenza avendo un ruolo importante durante tutto il weekend”.
“Ci vuole qualcosa di più, ma non faremo nulla per compromettere il risultato degli altri. Il livello che abbiamo ora è a favore di Jorge, se anche rallenta un po’ è quasi impossibile che finisca fuori dal podio. Lui sicuramente potrà avere aiuto da Aleix e da tutti gli spagnoli, forse io avrò l’aiuto dai piloti dell’academy“.
“Io mi sento molto libero al momento, devo attaccare sempre. Devo entrare in pista divertendomi e vincere. Nel 2022 non ho fatto una bella gara, ero agitato e non ero a posto, mentre lo scorso anno sono riuscito a vincere anche se la situazione era diversa. Siamo agonisti e dobbiamo vivere con la pressione. Entrambi dobbiamo dare il massimo, in ogni caso però il mio massimo non sarà sufficiente, quindi vedremo ciò che succederà nei prossimi giorni”.
“Questo tipo di situazione mi ricorda il passato. Vale contro Gibernau o contro Biaggi, poi Stoner, poi Pedrosa e Lorenzo e infine Marquez. Questa rivalità mancava dal 2015. Tutto questo dà valore alle competizioni, ma penso anche che sia ottimo che il nostro rapporto sia basato sulla correttezza. Siamo rivali ma ci rispettiamo“.
“L’unica cosa che farò è che se lui sarà dietro di me io non spingerò. Da parte mia i giochi mentali non funzionano, non ne ho mai fatti e non inizierò a farlo ora. Sarà la gara a decidere tutto“.