In MotoGP il disastroso periodo per la Honda, con la RC213V che anche a fine stagione 2024 resta lontana anni luce dalla Desmosedici. Luca Marini parla prima dell’ultima gara di quelli che continuano ad essere i principali problemi
Solo quattordici punti e ventiduesimo posto in classifica piloti. Questo è tutto quello che ha raccolto Luca Marini nella stagione 2024 della MotoGP, a cui manca l’ultima gara per mettere la parola fine. Anche a Sepang, nel Gran Premio della Malesia vinto da Pecco Bagnaia, Luca non è riuscito ad andare oltre il quindicesimo posto, con solo un punto guadagnato in tutto il weekend.
Nonostante le concessioni di Dorna, che consentono a Honda e Yamaha di lavorare molto di più per migliorare la moto rispetto alle case europee, la casa alata ancora sembra non aver trovato la quadra. Luca Marini non nasconde le proprie preoccupazioni dopo la gara a Sepang: “Dobbiamo cercare di migliorare il modo in cui esce il calore dalla moto, perché ho avuto delle ustioni alle gambe. Bisogna risolvere per la prima gara dell’anno prossimo in Thailandia, perché se fa così caldo sarà difficile“
“Perdiamo circa due decimi in ogni curva su ogni giro, perché non possiamo appoggiarci. Quindi penso che questo sia uno dei nostri maggiori problemi in questo momento. E poi c’è sempre l’aderenza. Dopo appena due curve dietro un’altra moto, le temperature aumentano, nel motore, nelle gomme, sul corpo. Tutto rallenta, il motore non gira più bene, le gomme si scaldano, e non solo all’anteriore, ma anche al posteriore. Un giro in scia ed è un disastro totale“.
“Ogni volta che un pilota Ducati cade e poi continua a guidare, sai cosa ti aspetta nel corso della gara. Sul rettilineo, i due mi sfrecciavano accanto come razzi, come se provenissero da un altro pianeta. Dobbiamo assolutamente arrivare ad un livello più alto e togliere qualcosa alla Ducati, perché in questo modo distruggono completamente questo campionato. Dobbiamo inventare qualcosa“