Pecco Bagnaia ci crede ancora, ma tutto ormai sembra utopico. Nella Sprint Race di questa mattina l’italiano è stato protagonista di una caduta, mentre Jorge Martin ne è uscito vincitore. Un errore porta Francesco a -29 punti dalla vetta della classifica, concedendo allo spagnolo di poter vincere il titolo già domani nel GP della Malesia.
Una rimonta che sembra ormai essere finita. Pecco Bagnaia, nonostante le nove vittorie conquistate nei Gran Premi della domenica, si trova a 29 punti di distacco da Jorge Martin in classifica. Oggi era obbligato a vincere, ma non sempre va bene. Era al limite, non c’era più margine, una chiusura di anteriore lo ha fregato scaraventandolo a terra senza più possibilità di ripartire. Martin al contrario è riuscito a vincere davanti a Marquez e Bastianini, portando il titolo quasi nelle sue mani, infatti già domani con qualche combinazione potrebbe diventare campione.
Di seguito le parole di Bagnaia dopo la Sprint Race della Malesia:
“C’è ancora domani. Purtroppo quel giro lì ho frenato un po’ più piano per non arrivare al limite e ho dovuto fare più percorrenza, ma c’era un buca; ‘ho presa e mi si è chiusa. Purtroppo sappiamo quanto curva 9 sia critica, ed esserci arrivati più piano con più angolo mi ha fatto cadere. Capita, non doveva capitare ma capita. Jorge è stato sicuramente furbo e bravo. Mi ha stupito perché il ritmo non era molto veloce in quella fase di gara; però tutto può succedere sempre”.
“Andare a cannone è quello che faccio sempre, non ho fatto errori durante il weekend. Io non faccio mai tanti errori durante il weekend tranne che nelle gare, soprattutto nelle Sprint. Purtroppo Jorge in questo è stato più bravo di me nelle Sprint Race, e con un distacco di 29 punti ora è quasi impossibile, ma finché matematicamente non è chiuso daremo il massimo. Siamo nella situazione che solo Jorge può perderlo. Bisognerà fare il massimo ma non basterà solo quello“.
“Farò il massimo per far finire il mondiale alla prossima gara. Ho fatto primo in tutte le sessioni, ma la cosa più importante sono le gare. Purtroppo le Sprint non sono nelle nostre corde. Faccio più fatica a trovare la competitività che ho nelle prove e nelle gare lunghe, capiremo il motivo, ma è così dall’anno scorso. Domani partirò e darò il 100%, ma non basterà. Se vogliamo far sì che ci sia una possibilità ci vuole qualcuno che si metta in mezzo, ma siamo nettamente i più veloci, è difficile pensare che Jorge possa finire 3° o 4°“.
“Non mi sono mai trovato dietro a qualcuno durante il weekend. In quel momento in curva 9 ho frenato più piano perché il giro prima essendo in scia mi aveva già risucchiato abbastanza e non volevo rischiare. Per non rischiare alla fine mi sono steso lo stesso. Sono entrato più piano e ho fatto la percorrenza più stretta proprio per cercare di recuperare ciò che avevo perso nella fase di ingresso, però mi si è chiusa. Vediamo domani cosa possiamo fare“.