Ecco le analisi di Jorge Martin dopo le Pre Qualifiche di Sepang che lo hanno visto in formissima insieme al suo diretto avversario Bagnaia. La scelta delle gomme non è cosi scontata come sembra, a seconda delle strategie che si vogliono adottare in gara Martin farà la sua scelta.

Jorge Martin conclude in seconda posizione il turno di Pre Qualifiche del venerdì di Sepang. Risultato molto buono che rispecchia il suo valore in pista anche di questo weekend. La preoccupazione era spuntata sul volto dei tifosi spagnoli dopo il primo turno di prove libere siccome Martinator non era riuscito a classificarsi in una buona posizione, ma soltanto sesto.

Nonostante i timori iniziali Jorge non era affatto spaventato. Sapeva di essere veloce sin da sta mattina poiché ha subito trovato feeling con la moto. “Abbiamo fatto un ottimo lavoro sta mattina, mi sono subito trovato bene con la moto. Ho girato abbastanza con le gomme molto usate, è per questo che nelle FP1 mi sono trovato così indietro. Nelle Pre Qualifiche invece ho ottenuto una posizione più normale, anche il time attack è buono, vedo che anche Pecco è in forma ma ci eguagliamo”.

Anche il passo gara è stato meraviglioso, Martin gira costantemente sul 1:58 alto con gomma anche usata, il ché potrebbe mettere in difficoltà Bagnaia. La questione della scelta gomme è molto complicata: ci sono molte differenze tra medie e dure. La gomma dura è molto più lenta della media, però potrebbe rivelarsi la scelta giusta per la gara lunga considerando i consumi. Martin dice: “per la Sprint la media è probabilmente la decisione giusta, ma se farà troppo caldo bisognerà scegliere la hard. Ci sono 1.5 secondi di differenza circa tra una e l’altra quindi non sbagliare è fondamentale”.

Jorge Martin è anche protagonista di una scivolata a fine turno, proprio nel corso del time attack (pratica fondamentale per qualificarsi direttamente nelle Q2). Per molti potrebbe essere motivo di preoccupazione, ma al leader della classifica piloti questa caduta è stata utile. È importante cadere durante i turni di prova perché capisci il limite e capisci il motivo dell’errore. Poi quando non si cade mai è facilissimo scivolare quando non ce lo si aspettava, quindi mi è servito per non ripetere lo sbaglio“.