Pecco Bagnaia è riuscito a tirare fuori il coniglio dal cilindro solo nei minuti finali della PreQualifica a Mandalika dopo un venerdì da horror. Una situazione a cui serviva mettere la pezza per evitare lo spettro del Q1, dove è sempre pericoloso e si rischia di rimanere bloccati senza potersi giocare la pole. Dopo la PreQualifica Pecco ha piegato ai media cos’era che non funzionava
Pecco Bagnaia chiude quarto il venerdì del Gran Premio d’Indonesia a Mandalika. Una giornata piuttosto complicata in cui è riuscito a tirare fuori il tempo e mettersi con quelli davanti solo nei minuti finali della PreQualifica. Soltanto 82 i millesimi che lo separano dal compagno di squadra Enea Bastianini, che chiude davanti il primo giorno dopo la vittoria di settimana scorsa a Misano. Questo per il campione del mondo in carica si tratta di un weekend fondamentale, in quanto deve iniziare la scalata dei 24 punti di gap che lo separano da Jorge Martin in classifica. La parola chiave, insomma, è vietato sbagliare.
Le parole di Pecco Bagnaia alla fine del day 1 a Mandalika
“Stavo rivivendo l’incubo dell’anno scorso” ha scherzato Bagnaia, come riportato da Motorsport.com. “Eravamo un po’ sotto pressione, ma per fortuna con la morbida tutto è andato alla grande. Non appena abbiamo cambiato la gomma posteriore e montato una nuova morbida, tutto è tornato a posto e andava bene.”
“Questo finale mi aiuta sicuramente a restare calmo e ad andare a letto più tranquillo. Se non fosse finita così sarebbe stato un problema.” Alla fine della PreQualifica Bagnaia ha finalmente trovato ritmo e ha completato un giro sufficiente per piazzarsi quarto nella classifica finale della sessione. “Abbiamo perso un po’ di tempo stamattina perché ho deciso di utilizzare la stessa elettronica della scorsa stagione, ma non uscivo bene dalle curve, quindi ho avuto qualche difficoltà.”
“Abbiamo cambiato stretegia nel pomeriggio, ma nelle curve a destra, non so perché, ho faticato molto lo stesso. Perdevo secondi da quelli davanti, gli unici due con le stesse gomme erano Jorge e Enea, ma io facevo 31.6, e tutto quello che abbiamo provato non funzionava.“
Il racconto completo del venerdì della MotoGP a Mandalika qui.