Luca è morto durante una gara su strada in Germania. Inseguendo la sua passione. Frohburg per la precisione è il circuito stradale in cui ha corso per l’ultima volta. Anche a giorni dall’accaduto questa terribile notizia continua a stare ancora sulla bocca di tutti. In attesa dei funerali e di Imola, dove ci sarà il saluto anche da chi lo ha avuto come compagno e avversario
Chiunque pratichi questo sport conosce quali sono i rischi. Sfrecciare a 300 km/h, soprattutto se tutto ciò non avviene nella sicurezza che un circuito può offrire, è da incoscienti. Ma d’altro canto trovate altri aggettivi per descrivere un pilota. Anche Luca lo era. E sapeva benissimo a cosa andava in contro tutte le volte che allacciava il casco. Lo ha detto più volte anche nei suoi video. Il suo amore per questo sport superava la paura della morte. Se le corse in circuito gli toglievano qualche soddisfazione, le gare in salita su strada, delle quali si era innamorato, erano diventate ormai il suo pane quotidiano.
Sebbene fosse un ottimo pilota dal talento eccezionale, la maggior parte degli appassionati lo conosceva soprattutto per la simpatia e la capacità di intrattenere, oltre che nella passione che metteva nei suoi video su Youtube. Dagli episodi di “A Racing Story“, dove il protagonista era sé stesso, ai PostGP della MotoGP. Fino ad arrivare alle sfide col collega, che poi in realtà era più un amico, Alberto Naska. Il canale di Luca è diventato meta di ogni appassionato di motori, poiché il Sir con i suoi video faceva a tutti gli effetti da Cicerone di chi voleva avvicinarsi a questo sport.
La sua morte ha fatto notizia in tutto il mondo. Non solo tra i ragazzi che lo seguivano su YouTube, ma anche tra i piloti più famosi del mondo. Gli stessi Valentino Rossi, Marc Marquez, Pecco Bagnaia hanno ricordato il Sir con un post o con una storia sui propri profili social. I suoi amici più stretti e alcuni piloti italiani lo hanno addirittura portato con sé sul cupolino della moto per i due round mondiali di MotoGP a Misano e WorldSBK a Cremona.
Lo si amava perché era capace di mostrare tutto quello che accade in un weekend di gara. Proponeva dettagli che le stesse aziende nazionali come Sky non sono in grado di regalare al pubblico. Il lavoro che ha dovuto compiere nel corso della sua vita per arrivare a questo livello fa capire quanto Luca fosse appassionato di moto. Questa sua voglia di avere sempre di più ha colpito tutti coloro che lo seguivano. Gente che ancora lo omaggia sui social. Il suo sogno sarebbe stato chiaramente diventare pilota di alto livello, non a caso nel suo ultimo video lo ha visto girare Al WDW (World Ducati Week) in pista proprio con quelli lì. Con i campioni. Da Marquez a Bagnaia. Luca era tra loro.
Ciao Luca.