Toprak ne ha vinta un’altra. A Misano, pista di casa per Ducati, non vede altro vincitore se non il pilota BMW. Terza vittoria dopo la gara di sabato e la Superpole Race della mattina. Alla faccia di pista Ducati…
Ci ha provato a contenerlo Nicolo Bulega, partito fortissimo all’inizio. Ma non c’è stato niente da fare. Toprak Razgatioglu nel weekend di Misano è stato imbattibile. Inarrivabile per chiunque. La guida del turco non fa sembrare neanche che il gap tra Panigale V4R e la M 1000 RR così ampio. anzi c’erano punti della pista dove la Panigale andava perdere anche due decimi in un settore. Una situazione di dominio che consegna al turco la leadership del mondiale con 21 punti di vantaggio su Nicolo Bulega.
Sembra che Toprak con questa BMW neanche ci litighi più. Ormai ci va a spasso, avendo trovato una situazione di equilibrio che nessuno si aspettava di vedere in così poco tempo. Dopo anni alla guida della Yamaha R1, che ancora oggi non consente neanche minimamente di giocarsi il titolo, il numero 54 è stato bravo ad adattarsi subito alle caratteristiche di BMW. Anche quando la gara non parte, come in questo caso, nel migliore dei modi, Toprak è sempre lucido e calmo andandoci a mettere la pezza e risolvendo la situazione. Nella gara di oggi, per esempio, dopo una partenza non brillante, Razgatioglu si era ritrovato quinto con un Nicolo Bulega che aveva preso un secondo e mezzo di vantaggio. Bravissimo a recuperare posizioni e, dopo essere andato a riorendere il ducatista, andarsene senza prendersi troppi rischi.
Al secondo posto Nicolo Bulega. un ragazzo che sta crescendo tantissimo e che ormai è entrato perfettamente nei meccanismi di questa Superbike. Ha provato in tutti i modi a contenere Toprak senza riuscirci, dovendosi accontentare della seconda posizione come Superpole Race. Non ci dobbiamo dimenticare che si tratta di un rookie al primo anno con queste moto dopo il titolo in Supersport nel 2023. Nicolo in quattro round si è preso il proprio posto da big della Superbike e ha lanciato ormai la sfida al compagno di squadra per diventare la prima guida Ducati. Dopo quattro weekend dall’inizio del mondiale, infatti, Bulegas si trova secondo in classifica con tre punti in più rispetto al campione del mondo 2023.
Weekend difficile quello di Alvaro Bautista, che dopo la caduta nella Superpole Race della mattina riesce comunque a rimontare. Il podio è una magra consolazione, in una pista dove lo scorso anno è riuscito a vincere tre gare su tre. Nelle interviste dopo Gara 1 aveva detto che la moto non si comportava come l’anno scorso e che ci sarà tanto da lavorare. Sicuramente la zavorra fa parecchia differenza, ma fino a qua sembrano non impedire a Bautista di giocarsi le gare e i campionati, essendo la lotta ancora apertissima. Lo spagnolo esce da Misano senza la leadership del mondiale, avendo perso due posizioni sia da Toprak sia dal compagno di squadra.
Buona gara di Alex Lowes, prima Kawasaki, che si deve arrendere di fronte all’arrivo di Bautista dalle retrovie. Chiude la top5 la Yamaha di Andrea Locatelli. Eroica la gara di Danilo Petrucci, che è tornato questo fine settimana dall’infortunio che lo ha costretto a saltare Assen. Nonostante il dolore Petruxpuò dirsi assolutamente soddisfatto del weekend a Misano. dietro il pilota ternano la Kawasaki di Axel Bassani, che continua il processo di capire questa ZX-10RR.
Top10 anche per la Yamaha di Jonathan Rea mentre cade al primo giro Michael Ruben Rinaldi. Si aspettava di più (nonostante fosse un ambiente tutto nuovo) Michele Pirro, che ha corso da wild card con Ducati Aruba, e che ritroveremo il prossimo fine settimana al Mugello per il campionato italiano Superbike.