La carambola tra Zarco e Aleix Espargaro domenica a Jerez è stata considerata un incidente di gara dagli stewards della FIM. Al #5 francese non è però piaciuto il comportamento di Spencer – il responsabile dello Stewards Panel (l’organismo che giudica il comportamento dei piloti in pista) – e ci è andato giù pesante: gli avrebbe detto che non è in grado di fare il suo lavoro e che “non prende la decisione giusta nei momenti giusti.

Johann Zarco è al centro di una polemica scoppiata dopo il Gran Premio di Spagna della MotoGP. Il pilota francese è stato protagonista di un acceso confronto con Freddie Spencer, direttore gara del motomondiale. Il pilota francese ha criticato duramente le sue decisioni e quelle della direzione gara in merito all’assegnazione delle penalità. Zarco è infatti rimasto fortemente deluso dal comportamento adottato da Spencer in seguito al contatto tra lui e Aleix Espargaro, che ha portato al ritiro di entrambi durante la gara.

Secondo la ricostruzione del transalpino, quando dopo la scivolata è stato convocato dalla race direction per discutere dell’accaduto, le cose sono andate così. “[Spencer] mi guardava come se volesse sapere cosa volevo” riporta Motorsport. “Sembrava che volesse che mi lamentassi di Aleix. Io gli ho detto che non mi sarei lamentato, ma anche che non è bravo per questo lavoro perché non prende la decisione giusta nei momenti giusti.”. Parole pesanti, forti e decise, che evidenziano tutta la frustrazione del pilota del team LCR Honda. C’è del malcontento e l’idea che la Direzione Gara in generale non stia facendo una bella figura. E ancora gli avrebbe detto: “Freddie, forse hai tanta passione ma non prendi le decisioni giuste. Non sei nel posto giusto.”.

Le critiche di Zarco rappresentano comunque un’eco significativa nel paddock della MotoGP. Sono solo la punta dell’iceberg di un weekend pieno di discussioni. Si pensi, per esempio, all’episodio Binder – Bagnaia o al contatto Mir – Marquez. Da un lato, ci sono state lamentele per l’eccessiva aggressività di alcuni piloti nella gara corta. Dall’altro, c’è chi ha preso le difese di Spencer, sottolineando la complessità e la rapidità con cui i commissari devono prendere decisioni in momenti concitati come quelli.