Jorge Martin vince il Gran Premio del Portogallo con un ritmo impressionante. Adesso è perfino leader del mondiale. Vinales cade all’ultimo giro dopo aver rotto il cambio e sul podio ci finisce Pedro Acosta. Pochi giri prima Bagnaia e Marc Marquez sono protagonisti di una carambola che fa prendere zero a entrambi. Ma che è successo in questo #PortugueseGP?
Jorge Martin è tornato a essere Jorge Martin. Ad avere quella esplosività tale da prendersi la leadership della gara e con un ritmo forsennato non mollarla più. Ne avevamo già avuto un assaggio in Qatar, nella Sprint, dove vinse contro Binder, ma oggi a Portimao è stato molto più devastante. È la prima volta in carriera che esce da un weekend di gara essendo leader di classifica della MotoGP. Lo scorso anno gli capitò di agguantare la vetta del mondiale dopo la Sprint a Mandalika senza riuscire a confermarla il giorno dopo nella gara, dove cadde da primo. Vediamo se sarà bravo a gestirla e che tipo di approccio avrà a partire da Austin tra due settimane.
Finalmente ecco Bastianini. Alla fine si è saputo che aveva avuto un problema con l’abbassatore in partenza che gli ha condizionato la Sprint. Nella gara ha tenuto un ritmo che gli ha concesso di stare costantemente con i primi due (Martin e Vinales) fino alla fine. È stato velocissimo per tutto il weekend in una delle piste più complicate del mondiale. EB deve assolutamente ripartire da qua per cominciare davvero a dimostrare di cosa è capace. Disastro totale per Maverick Vinales, che rompe il cambio ed è costretto al ritiro prima di cadere a causa di un comportamento anomalo della moto. Ha avuto problemi per tutta la gara e ha addirittura detto che non è riuscito a inserire la sesta marcia fin dai primi giri.
A Portimao la casa di Noale è sembrata essere la seconda forza dietro Ducati e dà una chiara risposta a KTM che invece lo era stata in Qatar. Il numero 12 si porta comunque a casa la consapevolezza di aver vinto una (mezza) gara e di aver messo in difficoltà Martin in quella della domenica. Oltre alla lotta di Aprilia con KTM, vedremo anche quella interna a Noale tra i due piloti ufficiali per essere la prima guida. Aleix Espargaro (oggi ottavo), infatti, aveva stupito in Qatar, Maverick lo ha fatto in Portogallo.
Fenomenale Pedro Acosta. Non solo è stata la prima KTM per praticamente tutto il weekend ma in una gara sola è riuscito a portarsi sotto e sorpassare piloti come Marc Marquez e Pecco Bagnaia. La KTM gli consente di guidare come vuole ed è impressionante vedere quanti rischi si è preso guidando per tutta la gara. È quello stile lì, che lo accompagna da quando militava in Moto3. Pedro si porta a casa dal GP di Portimao il primo podio in MotoGP e un sacco di complimenti da tutti. Tutto questo in una pista dove la MotoGP non aveva fatto neanche un giorno di test (a differenza del Qatar).
Patatrac Bagnaia Marquez, di chi è la colpa? Di base è un incidente di gara. Non c’è volontarietà ed è una circostanza che può capitare in una situazione dove si è così al limite. A sessione conclusa Pecco Bagnaia, Marc Marquez, Davide Tardozzi e Masini sono stati a lungo a parlare in direzione gara per dare la propria versione ai giudici. Una gara non eccezionale per entrambi dove comunque sono stati buttati via punti importanti ai fini del mondiale. Pecco si ritrova con uno zero dopo due gare che pesa già, in quanto Martin si trova 21 punti avanti in classifica. Servirà assolutamente invertire la rotta il prima possibile per evitare che la situazione degeneri. Marc Marquez che invece non ottiene ancora il primo podio in una gara completa (non Sprint) con la Ducati. Discorso rimandato, quindi, ad Austin dove il 93 ha vinto sette volte con la RC213V e la possiamo considerare una delle sue piste preferite.
Top 5 per Jack Miller, contento del risultato ma consapevole che le sue possibilità di rimanere in sella ufficiale KTM sono sempre più risicate. Torna in alto anche Marco Bezzecchi, sesto a fine gara, che dopo il Qatar (dove non era riuscito a esprimersi) ritorna abbondantemente in top10. Anche il compagno Fabio Di Giannantonio (10°) che la chiude. Ovviamente hanno agevolato tantissimo i ritiri di Vinales, Bagnaia e Marc Marquez davanti. Entrambe a punti le Yamaha con Fabio Quartararo addirittura settimo in top10. La miglior Honda quella di Joan Mir (12°). Seguono Nakagami (14°) e Zarco (15°) praticamente ultimo tra quelli non caduti/ ritirati.