Qualcuno forse pensava che il tempo record staccato da Ratzgatioglu durante la sessione Superpole del mattino fosse l’ennesima “acrobazia” destinata a non avere seguito poi in gara… Ma non è stato così perché Toprak su BMW oggi ha vinto Gara1 del WorldSBK sul circuito di Catalunya, in barba a chi vedeva il sodalizio con il marchio tedesco destinato a regalare al turco solo grattacapi…

Il talento di Toprak non si discute sia chiaro, ma visto lo svolgimento di Gara1 siamo in tanti ad essere rimasti spiazzati dal risultato. BMW è evidente abbia fatto un passo in avanti significativo in termini di competitività e questo lo dimostrano le performance sempre più solide di van der Mark, compagno di Toprak nel team ufficiale ROKiT BMW Motorrad WorldSBK, che anche oggi è stato a lungo nella parte alta della classifica prima di avere un calo nel finale.
BMW ha sicuramente dato sfoggio di gran motore già durante i test confermandosi poi nel primo round a Philip Island, dove le Ducati sembravano far fatica a superare Toprak anche prendendogli la scia. Tuttavia la moto sembrava un po’ legnosa nei cambi di direzione e soprattutto in difficoltà nell’amministrare le gomme sulla lunga distanza. Anche oggi la sensazione sembrava quella, quando in partenza Toprak è scattato a cannone dalla prima casella, per poi cedere il passo prima a Sam Lowes, poi a Iannone e infine a Bulega nel volgere di pochi giri. Già in crisi di gomme? In realtà Toprak partito con una dura al posteriore, diversamente dagli altri piloti, stava solo amministrando

La testa della gara all’inizio è andata quindi a Sam Lowes, davvero a suo agio con la Panigale V4 fin dal round di apertura, che dopo essersi sbarazzato anche di Iannone sembrava in grado di costruirsi un buon margine di vantaggio. Contemporaneamente Niccolò Bulega, dopo una partenza tutt’altro che entusiasmante, rimontava posizioni e si piazzava all’inseguimento di Lowes.

Ma ecco il colpo di scena, Sam Lowes fa il… Sam Lowes, così come ce lo ricordavamo dalla Moto2. E cadendo getta via tutto. Gli resterà la magra consolazione del giro più veloce in gara.

A quel punto strada spianata per Bulega, che trovandosi in testa comincia a guadagnare secondi di margine su Iannone. A circa metà gara il margine di Niccolò era di quasi 5 secondi e a quel punto la storia di Gara1 sembrava già scritta… Ma è proprio lì che è andato in scena il plot twist preparato da Toprak.

A un certo punto il turco ha cambiato passo, evidentemente sentendosi a proprio agio con le gomme e capendo che da quel momento in poi avrebbe potuto spingere avendone comunque abbastanza per arrivare a fine gara. Il suo passo è cresciuto progressivamente mentre Bulega in testa sembrava amministrare, facendosi rimontare qualche decimo a giro che – visto il vantaggio – non sembrava destare troppa preoccupazione.

Arrivati però a 5 giri dal termine, la situazione per Bulega si è complicata. Toprak a quel punto vedendo la preda a tiro ha cominciato a spingere fortissimo, mangiando circa mezzo secondo a giro a Niccolò e a nulla sono valse le segnalazioni dai box del team Aruba. A tre giri dal termine un ulteriore cambio di passo ha portato Toprak ad avvicinarsi inesorabilmente.

Quando mancavano due giri il vantaggio di Bulega in testa era ridotto a un secondo e mezzo. Ma nel volgere di un giro è andato quasi completamente perso. La sensazione è che Niccolò peccando di inesperienza abbia gestito male le gomme e infatti nell’ultimo giro ecco arrivare inesorabile il sorpasso di Toprak, a cui Bulega non ha potuto in alcun modo replicare. Per lui gomme finite ma comunque la soddisfazione di un ottimo secondo posto che gli regala la testa del campionato.

A margine di ciò che accadeva in testa alla gara c’è da segnalare la rimonta strepitosa di Alvaro Bautista. Lo spagnolo scattato dall’undicesima casella è arrivato ad acciuffare un podio che – viste le premesse – per lui vale come una vittoria.

La zavorra, che lo ricordiamo essere di fatto una regola “ad personam” visto che penalizza unicamente lui in griglia, sembra rallentarlo molto sul giro secco. E la pessima performance in Superpole (solo 11° a 8 decimi dal tempo fatto segnare da Toprak) ne è stata dimostrazione.

Del resto trattandosi di un’aggiunta di peso che è variabile, di volta in volta, in base al responso della bilancia, diventa molto difficile per i tecnici Ducati Aruba distribuirla in modo efficace sulla moto. Di fatto ogni volta si tratta di ripartire da zero e ritrovare un assetto funzionale al peso che viene aggiunto.

Poi però arriva la gara e lì Alvaro c’è. E la sensazione è che oggi, se fosse partito più avanti, la vittoria sarebbe potuta essere sua, visto il ritmo sfoggiato nel finale. Ma tant’è, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Lo spagnolo comunque con 43 punti, a parimerito con Toprak è tutto tranne che lontano in classifica generale o tagliato fuori dal discorso titolo.

Ottimo quarto Andrea Iannone , ancora una volta il migliore dei piloti non ufficiali. Mentre bisogna andare alla quinta posizione per trovare la prima Yamaha, quella di Andrea Locatelli, staccata di quasi 10 secondi dal vincitore. Dietro di lui la Kawasaki di Alex Lowes, che si mantiene in classifica generale ad un passo del leader Bulega, ma che almeno in Gara 1 questo weekend non è mai parso in grado di lottare per le posizioni che contano.

Buon settimo invece Danilo Petrucci, che però ha il suo riferimento in Iannone, finito tre posizioni davanti a lui e a parità di moto non dimentichiamocelo. Restando tra gli italiani, passo in avanti per Bassani su Kawasaki che finisce decimo a soli 6 secondi dal compagno di squadra Alex Lowes. Per Axel si tratta di un passo in avanti importante mentre cerca di prendere le misure alla nuova moto. Dietro di lui Rinaldi. L’anno scorso Axel e Micheal battagliavano spesso insieme, ma decisamente più avanti in classifica.

Buio pesto per Jonathan Rea, che dopo essere partito dai box per dei problemi sulla griglia di partenza, si è ritirato nelle prima battute di gara. Per il 6 volte campione del mondo si tratta di una doccia fredda dopo i problemi già avuti in Australia culminati in un brutto incidente da cui fortunamente è uscito solo un po’ ammaccato. La strada con Yamaha per lui sembra tutta in salita.

Per BMW quella di oggi è la prima vittoria in quasi 3 anni. Sono passati infatti 902 giorni dalla precedente affermazione firmata da van der Mark a Portimao nel 2021.


CLASSIFICA Pirelli Catalunya Round WorldSBK, Risultati GARA1

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)

2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) +0.868

3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) +5.338

4. Andrea Iannone (Team GoEleven) +8.543

5. Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) +9.818

6. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +11.190

Giro veloce: Sam Lowes (ELF Marc VDS Racing Team) 1’41.440

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Fonte: WorldSBK.com