Questo fine settimana in Qatar la MotoGP torna a splendere più bella che mai. Si inizia venerdì con le prime prove, poi sabato la Sprint e domenica la prima gara dell’anno. Sarà una stagione da thriller e probabilmente la potremo raccontare in un romanzo che finiremo di scrivere solo a novembre. Prego gente, sedetevi comodi. Sta cominciando lo show…
In Qatar da oggi partirà un tran tran sportivo e mediatico che accompagnerà la nostra esistenza fino a novembre, quando ormai sotto natale ci ritroveremo già ad aspettare con ansia il successivo. È quella roba lì, che tiene le aspettative per tre mesi con le farfalle nello stomaco aspettando marzo. Ebbene, anche quest’anno siamo sistemati. Finalmente si comincia. Oggi a mezzogiorno le prime prove libere.
Si comincia con la minor class, dove fin da subito ci sono ottocentocinquantamila cose interessanti da vedere. L’esordio di Lunetta, Farioli che passa in SIC58, Bertelle e Almansa che devono cercare di far arrivare intatto quantomeno al Mugello (sei gare dai, ce la possono fare) il box dei cecchini, Angel Piqueras con Leopard e vedere se finalmente Holgado avrà fatto quel piccolo salto di qualità richiesto per giocarsi il mondiale, che gli è mancato lo scorso anno. Quaranta minuti di magia e poi via, parte la Moto2. Ci sarà da capire se Fermín Aldeguer ha davvero la superiorità vista nell’ultima parte di stagione 2023, se Tony Arbolino tornerà a essere l’animale dello scorso anno e infine capire (imprevedibile, ma si accettano scommesse) quale sarà la prima cappellata di Deniz Öncü nella nuova categoria.
Alle 13:45 la pit lane del Lusail International Circuit si aprirà per la MotoGP. A quel punto la terra tornerà finalmente a girare intorno al sole e noi amanti della MotoGP ritroveremo la pace dei sensi. Ci sarà da capire se i tempi straordinari visti nei test (Bagnaia con il miglior tempo a sette decimi sotto il record della pista) si confermeranno tali, o saranno addirittura più veloci. Bisognerà vedere che tipo di approccio terrà Pedro Acosta, al primo weekend in MotoGP della sua vita, e se in Ducati hanno intenzione di ripartire da dove ci avevano lasciati. In tutto questo mappazzone di roba, che Barbieri spostati, c’è di mezzo un otto volte campione del mondo, che guiderà per la prima volta in una sessione di prova ufficiale la Ducati Desmosedici GP23, nonché moto campione del mondo.
Sarà una stagione spettacolare, con pochissimo spazio per gli errori, dove buttare via le prime due o tre gare assumerebbe il significato di un vero e proprio suicidio sportivo. I contratti di quasi tutti (tranne Binder e Bagnaia) i piloti scadranno a fine stagione e c’è il rischio di vedere un vero e proprio stravolgimento della griglia per il 2025. Nessuno è al sicuro, e se davvero piloti come Aldeguer o Arbolino sono a un passo dal fare il salto di categoria vuol dire che inevitabilmente qualche testa per la prossima stagione salterà. Noi di PoleGP vi racconteremo tutta la stagione nel dettaglio con news e approfondimenti sul nostro sito e sui canali social, quindi non possiamo fare altro che consigliarvi di seguirci per rimanere sempre aggiornati. Detto questo, divertiamoci. Buona stagione a tutti!