Pedro Acosta ha su di sé gli occhi di tutto il mondo. Questo fine settimana, in Qatar, disputerà il primo Gran Premio in MotoGP della sua vita. Sente pressione? Vediamo cosa ha dichiarato a MotoGP.com….

Pedro Acosta arriva in MotoGP. Diciannove anni. Due volte campione del mondo. Sedici GP vinti nel motomondiale. E tutto questo è solo l’inizio di una carriera che si prospetta unica e destinata a entrare nell’olimpo dei grandi. Dopo aver brillato nei test invernali, piazzandosi spesso nella parte importante della classifica, è arrivato il momento della verità. Questo fine settimana, infatti, la MotoGP ricomincerà la stagione in Qatar, nel primo di ventuno round che caratterizzeranno la stagione 2024. Insomma, la RC-16 numero 31, che ricorda vagamente il 37 che lo spagnolo aveva sotto il cupolino quando ha vinto i due mondiali nelle classi minori, avrà su di sé gli occhi di tutti gli appassionati di MotoGP e, soprattutto, i media, che lo aspettano in MotoGP da quando vinse la prima gara in Moto3. Come affronterà lo squalo il primo weekend della stagione con tutta questa pressione addosso? In un intervista rilasciata a MotoGP.com spiega l’approccio che avrà fin dalla prima prova libera: “È sempre bello sentire che abbiamo l’attenzione di tanta gente” inizia il campione del mondo Moto2 in carica. “Però dobbiamo vedere dove siamo in verità. Vedere il nostro vero livello in un weekend MotoGP con prove, qualifiche, sprint e gara. La situazione sarà molto diversa dai test. Tutti spingeranno al massimo e il livello è altissimo, ma proveremo sicuramente a essere pronti.”


Gli ultimi tre anni della mia vita li ho vissuti con addosso pressione costantemente. Con il tempo ho imparato a gestirla. La gestisco meglio adesso che nella mia prima stagione in Moto3. Anche nell’approdo in Moto2, dove già si parlava di me, sbagliai. Immagina arrivare a sedici anni nel team Factory KTM, devi vincere. Tre anni della mia vita passati a spingere per vincere.” Poi comincia a parlare della sua nuova avventura in MotoGP e di come vivrà questo primo weekend di MotoGP della sua vita: “Abbiamo una moto super competitiva con un team super competitivo. Ho già fatto parecchi step in avanti dalla prima volta che ho provato la moto a Valencia. Bisogna però ancora lavorare tanto per continuare a fare step di questo tipo. Le traiettorie rispetto alla Moto2 sono completamente diverse. Nei test fatto tanti giri dietro Dani, Jack e tutte le Ducati per imparare a guidare questa MotoGP. Al momento il numero 1 in KTM è Brad, sa sempre come portare al limite la moto e devo imparare davvero tanto per arrivare al suo livello. Keep calm (mantenere la calma, ndr). Il primo GP dovremmo usarlo per capire dove siamo e cercare di crearci dei target per Portimao, pista che già conosco meglio. Bisogna stare bassi e capire dove saremo e su cosa lavorare per andare dove vogliamo arrivare