Ancora una volta Pedro Acosta esce dal fine settimana di corse molto deluso dalle prestazioni della sua KTM. Ormai il pilota spagnolo ha mollato i remi in barca, ed è completamente concentrato a guadagnarsi la sella in Ducati per il 2026, in particolare quella del team VR46.

Indubbiamente tra i grandi delusi dal GP di Silverstone, oltre a tutti i piloti Ducati, per la prima volta in difficoltà da tempo, c’è Pedro Acosta. La stella di KTM non riesce a far funzionare la propria RC16, cosa che però ormai nessuno dei piloti in sella alla moto austriaca riesce più a fare. A Silverstone infatti la KTM è stata ampiamente l’ultima forza in campo, e la crisi economica non sembra poter favorire dei miglioramenti.

Ma Pedro non ha più intenzione di aspettare. Se non dovesse vedere quindi una reazione immediata da parte della casa austriaca già nelle prossime gare, prenderà allora definitivamente la decisione di lasciare il progetto KTM. Progetto che lo accompagna sin dall’approdo in Moto3. Un abbandono per sposare la causa Ducati ed approdare nel team VR46.

Un altro dei tanti movimenti di mercato che potrebbe sorprendentemente scuotere la situazione di molti piloti nel 2026. Chiaramente infatti anche nel team di Valentino Rossi uno tra Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli in caso di arrivo di Acosta dovrà fare posto al Tiburon, scatenando così a sua volta un altro effetto domino. Una situazione quindi decisamente intricata e difficile a farsi, ma la volontà di un talento come Acosta potrebbe fare la differenza.

Queste le parole di Pedro riportate da Motorsport.com: Questa è stata una gara di disperazione. È molto triste che si cerchi di fare tutto alla perfezione, quando si entra in curva, quando si solleva la moto, quando si esce, e poi si perda tutto in accelerazione, perché questa moto non tira come le altre. Non accetto questa situazione e non ho pazienza. Le occasioni capitano una volta nella vita e io non aspetterò tutta la vita per diventare campione del mondo.”

“Ho bisogno dell’aiuto della fabbrica. Non sono solo io: tutte e quattro le KTM erano fuori dalla Q2. Sei giovane finché non lo sei più. Puoi crescere molto velocemente e poi scomparire. Ricordate Freddy Spencer? Arrivò, vinse due titoli, poi ebbe un problema al braccio e sparì. Non voglio venire alle gare solo per bruciare benzina, credo ancora nel progetto KTM. Questa è una fabbrica che vuole vincere. Ho parlato molto seriamente con loro. E non intendo vincere il campionato quest’anno o l’anno prossimo, ma avere la sensazione di lottare per qualcosa.”