La vittoria a Le Mans non ha fatto altro che motivare la Honda a continuare a lavorare per raggiungere di nuovo alti livelli. Una rivoluzione che sembra possa influire anche a livello dirigenziale, con l’ex Team Manager di KTM Francesco Guidotti in pole per sostituire Alberto Puig.

Prosegue il lavoro in casa Honda. Dopo la grandiosa vittoria arrivata a Le Mans con la LCR di Johann Zarco, la casa giapponese sta continuando a dare il 100% per tornare competitiva nel breve periodo e tornare a giocarsi i mondiali. Sia sviluppando una RC213V sempre più in crescita, sia portando importanti innesti all’interno del team. A partire da Jorge Martin. Martinator infatti dopo aver deciso di lasciare Aprilia al termine della stagione, sembra sempre più intenzionato ad aggregarsi alla Honda, spinto anche dall’amico Aleix Espargarò.
Ma in HRC si lavora per dei cambiamenti anche a livello dirigenziale. Cambiamenti decisamente di un certo peso. Secondo Speedweek infatti, la Honda starebbe lavorando assieme all’attuale manager Alberto Puig per scegliere un sostituto per la prossima stagione dello spagnolo. Sembra infatti che per Puig viaggiare continuamente assieme al team sia diventato insostenibile, anche a causa del dolore alla gamba che lo accompagna dal lontano 1995, quando fu coinvolto in un grave incidente proprio durante il GP di Le Mans.
Puig dovrebbe comunque però rimanere a lavorare all’interno di Honda, ma con un ruolo meno dispendioso rispetto a quello attuale. Il sostituto che quindi la casa nipponica sembra aver individuato risulta essere l’ex team manager di Pramac e KTM, Francesco Guidotti. L’approdo dell’italiano in HRC era vociferato già alla fine della scorsa stagione, quando lasciò la guida del team austriaco. Ma sembra che ora questa ipotesi possa concretizzarsi. Considerando anche che Guidotti è stato visto nel paddock MotoGP sia a Jerez che a Le Mans.
Un innesto come quello di Guidotti rappresenterebbe così un cambio di passo significativo per Honda. La sua esperienza e il suo approccio gestionale, potrebbero colmare una delle principali lacune del progetto HRC: l’adattamento ai metodi di lavoro più moderni e flessibili, tipici dei team europei. Con Guidotti alla guida e Puig in un ruolo più defilato, Honda potrebbe finalmente intraprendere definitivamente allora il percorso di rinnovamento strutturale che è tanto indispensabile per poter tornare finalmente competitiva in maniera stabile ai massimi livelli.