Non è un inizio di stagione facile per Andrea Iannone, e oggi in Gara 1 vincere la lotta per il quarto posto non è stato abbastanza per soddisfarlo. “Non sono qui per fare questi risultati, rispetto allo scorso anno abbiamo fatto passi indietro anziché avanti, ma non dipende solo da me.”

Il primo round di stagione a Phillip Island aveva avuto tra i suoi protagonisti anche Andrea Iannone, che con la pista australiana ha sempre avuto un rapporto speciale. Nelle tappe successive però le sue prestazioni si sono appassite, così come il suo feeling con la Panigale V4 R. A Cremona nonostante un venerdì non indimenticabile è tornato nelle alte posizioni di classifica. I primi tre avevano tutt’altro passo, ma l’abruzzese è riuscito a spuntarla in mezzo al folto gruppo che si giocava la quarta posizione.
Il piazzamento ai piedi del podio gli ha dato l’occasione di entrare nel parco chiuso, in veste di primo pilota tra i Team Indipendenti. Dalle sue parole a fine gara emerge però tutt’altro che soddisfazione. “Tutto può esser considerato positivo, dipende a cosa ambisci. Se punti ad essere il migliore degli Indipendenti, oggi possiamo essere soddisfatti. Per come si erano messe le cose ieri e questa mattina è un buon risultato. Io però faccio le corse per altro, non posso dire che il quarto posto sia la mia ambizione. Vorrei fare un altro tipo di campionato.“
“La verità è che siamo in una fase molto complicata. Il livello è estremamente alto, ed è necessario avere un metodo. Come nella vita, se hai un obiettivo mano a mano cresci e fai degli step per raggiungerlo. Io credo che al momento rispetto all’anno scorso abbiamo fatto dei passi indietro anziché farli in avanti. Questo purtroppo non dipende soltanto da me, è un lavoro di squadra. Faccio fatica a capire chi mi dice che dovrei esser contento. La squadra nel box è molto soddisfatta, io non lo sono molto.”
Le difficoltà maggiori il pilota del team GO Eleven le ha riscontrate nell’anteriore, che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. “Io credo che il metodo e le persone facciamo molta differenza. Nella telemetria ci sono tanti valori ma purtroppo quello del feeling non c’è. E’come quando si conosce una persona, con alcune riesci ad avere un rapporto immediato come se la conoscessi da anni, con altre non è così immediato. Salire sulla moto ed essere sempre costretto a darle del lei non è facile. Oltretutto sono un pilota che riesce ad adattarsi a tutto, ma faccio veramente molta fatica.”
“Oggi un po’ tutta la griglia credo abbia faticato con l’anteriore. A me si chiudeva in ogni curva dall’inizio, soprattutto a sinistra. Il problema è che io non riesco neanche a fermare la moto. Ho uno stile di guida che mi permette di fare tanta percorrenza, ma ora non riesco a fare nulla di quello che dovrei.“