Le cose non vanno bene per Toprak Razgatlioglu, che soffre la mancanza di grip ed è costretto a guidare sopra ai problemi in ogni curva. La seconda posizione lo soddisfa a metà: “Cambiando le regole ad un mese dall’inizio di stagione hanno distrutto tutto il nostro lavoro. Ma se miglioriamo qualcosa domani posso giocarmela.”

Anche quando le difficoltà gli mettono i bastoni fra le ruote, Toprak Razgatlioglu sa bene come esaltare il pubblico. In gara 1 a Cremona, o perlomeno nei primi giri, c’ha messo del suo per ribaltare i pronostici che vedevano Bulega il vincitore annunciato. Con la sua ormai nota aggressività pulita si è messo davanti a tutti rispondendo prontamente ad ogni attacco che veniva mosso contro di lui.

Di fronte allo strapotere della coppia Bulega-Ducati però non ha potuto far nulla, se non lasciarlo andare e portare la sua BMW al traguardo in seconda posizione. Un risultato che dalle parole di ieri sembrava impossibile da raggiungere, data la totale mancanza di grip in ogni fase di guida. Il Campionato è ancora completamente aperto, con la vittoria di oggi infatti il vantaggio di Bulega sale a 26 punti. Per potersi considerare un serio contendente al titolo è però necessario fare un passo in avanti, cosa che sembra ora molto difficile con il regolamento vigente.

Il problema vero con il grip è al posteriore. Quello di Ducati è completamente un’altra storia. Per loro è più facile aprire il gas e guidare in generale, anche in piega hanno vita più semplice. Però se entro domani riusciamo a fare un altro piccolo passo in avanti possiamo vincere, anche perché sarà un po’ più freddo rispetto ad oggi. Comunque è stato utile fare alcuni giri dietro di lui, ho capito diverse cose.”

“In BMW non possono fare molto per migliorare la situazione perché il regolamento è rigido. Hanno cambiato le regole ad un mese dall’inizio, quando ormai le squadre hanno preparato tutto. Dopo il cambio regolamento tutto si è distrutto, e ad ogni curva è una guerra con la moto. Sono contento del risultato, ma spingo ad ogni giro come un animale, perché guidando normalmente la moto non lavora come dovrebbe. Sto facendo sforzi molto più grandi rispetto allo scorso anno, sono al limite ad ogni curva dato che ho bisogno di vincere.”

Domani Razgatlioglu avrà una nuova possibilità di impensierire Bulega e la sua Ducati. “Le regole dovrebbero cambiare, ho bisogno del telaio perché siamo la moto con meno grip di tutte. E’difficile immaginare le difficoltà dall’esterno, ma chi guida sente tutto. Ora è difficile anche fermare la moto, ma tutto deriva dal telaio. In curva 1 ad esempio era difficile l’ingresso perché soffrivo sempre di chattering all’anteriore, e in ogni momento pensavo a quel tratto. Dovrei guidare più rilassato, ma non sono mai riuscito a farlo quest’anno. Non mi dispiace comunque questa situazione perché miglioro ogni volta qualcosa nel mio stile di guida, così come facevo in Yamaha.”