Paolo Simoncelli ha recentemente espresso la sua opinione dopo il Gran Premio del Qatar, che ha visto Jorge Martin protagonista di un brutto incidente. Arrivano critiche nei confronti dei cordoli ‘Misano’: “E’stato dato il via libera con troppa leggerezza, ma anche i piloti oggi non hanno più regole.”

Sarà difficile togliersi dalla mente le immagini del brutto incidente che ancora una volta ha messo KO Jorge Martin. Se ad un primo sguardo non era stata percepita la portata rischio corso dallo spagnolo, una visione più attenta delle immagini ha messo in evidenza come il protettore dei motociclisti abbia fatto un gran lavoro con lui.
E’un periodo da dimenticare al più presto per il Campione del Mondo in carica, poiché da quando è salito sull’Aprilia nulla è andato per il verso giusto. Quello di settimana scorsa sembrava il weekend giusto per dare il via al suo 2025 ed iniziare la risalita, invece tutto è crollato nuovamente. In curva 12, la traiettoria troppo larga di MartinFabio Digiannantonio che lo inseguiva non ha potuto far nulla, e l’impatto sulla schiena di Martinator è stato duro e inevitabile. Non c’è alcuna certezza riguardo al suo rientro, anche se la gravità delle ferite fanno presagire un lungo recupero.
Al momento Jorge Martin si trova ancora all’ospedale di Doha, a causa delle 11 fratture costali e dello pneumotorace che lo costringono a rimanere in osservazione. Il resto del paddock della Motogp ha potuto invece lasciare il Qatar tirando un sospiro di sollievo. Fra questi c’è Paolo Simoncelli, che puntualmente in occasione dei Gran Premi sfrutta il suo blog per esprimere le proprie opinioni.
“Lasciamo il Qatar non grati per quello che è successo ma per ciò che non è successo. Martin è stato colpito a circa 10cm dal punto di non ritorno, non era il momento per lui.” scrive il patron della SIC58 Squadra Corse. “La responsabilità di ciò che è successo credo sia da imputare a due fattori. Mi viene da pensare innanzitutto ai famosi cordoli ‘Misano’. Intanto usiamo tutti dei cerchi molto leggeri, ed ogni volta si piegano o si danneggiano, così aumentano i costi per i team. Inoltre sono stati introdotti per proteggere, ma stanno causando molti problemi. Forse gli è stato dato il via libera con eccessiva leggerezza.“
Secondo Paolo Simoncelli, una parte di responsabilità ce l’ha anche il comportamento dei piloti, a caccia dell’ultimo millimetro in pista per andar più forte. “Sanno che oltre i limiti della pista non c’è la ghiaia o un burrone, ma l’asfalto. Chi va oltre, torna in pista senza problemi. Chi non sbaglia mai invece non ottiene alcun vantaggio. A mio parere serve una regola chiara, ad esempio a chi esce va inflitto un secondo di penalità. Altrimenti si torna alla cara vecchia ghiaia, dove commettere errori ha un prezzo”.