Pirelli sostituirà Michelin come mono fornitrice di pneumatici al campionato di moto più importante del mondo. Il motivo? Lo ha spiegato direttamente il responsabile Piero Taramasso

La Pirelli arriva in MotoGP. Quando il contratto con Michelin scadrà a dicembre 2026, l’azienda italiana (già presente in Moto2 e Moto3) diventerà l’unico fornitore della MotoGP e delle classi annesse, come MotoE, JuniorGP e Red Bull Rookies Cup. Come abbiamo spiegato meglio qua, il contratto di Dorna con Pirelli sarà di cinque anni e si estenderà almeno fino al 2031. Una rivoluzione per gli pneumatici, unita al cambio di regolamento tecnico, che andrà a cambiare ancora di più il volto della MotoGP che conosciamo.

La rottura con Michelin? La spiegazione di Piero Taramasso

Ma perché Michelin lascia la MotoGP? Da cosa deriva la scelta di Dorna? Lo ha spiegato ai microfoni di Motorsport.com il responsabile delle competizioni a due ruote di Michelin, Piero Taramasso. “Abbiamo discusso del rinnovo con Dorna per diversi mesi, poi hanno deciso di avere un unico fornitore per tutte le categorie del campionato mondiale, quindi MotoGP, Moto2, Moto3, MotoE, ma anche le categorie junior come la Rookies Cup e la Talent Cup”.

“Per ragioni strategiche, hanno deciso che avere un fornitore era meglio di due e noi di Michelin non eravamo interessati a fare altre categorie al di fuori di MotoGP e MotoE. La MotoGP è l’apice delle corse motociclistiche, con i migliori piloti del mondo e moto in grado di superare i 300 km/h, che hanno una potenza enorme. Questa categoria ti consente di fare esperienza e acquisire molti dati. Può essere molto utile anche per continuare lo sviluppo di pneumatici commerciali. E quello che fai in MotoGP, non puoi farlo in nessun’altra categoria.”

“La MotoE, d’altro canto, è stata la nostra piattaforma per lavorare su materiali sostenibili, e aveva senso farlo con le bici elettriche. Da quando siamo entrati nella MotoE, siamo riusciti a integrare più del 50% di materiali sostenibili negli pneumatici. Per noi, quindi, quei due campionati erano perfettamente in linea con la strategia del gruppo Michelin.”

Taramasso ha anche ritenuto necessario dire che essere fornitori di così tanti campionati allo stesso tempo avrebbe potuto compromettere la qualità della gomma. “Prendere il resto per noi non aveva senso, ed è per questo che non volevamo continuare. Inoltre, concentrarci su due soli campionati significava che potevamo offrire un servizio migliore ai piloti e ai team. Se invece si disperdono le risorse, si rischia di ridurre la qualità del servizio e degli pneumatici. Anche per questo abbiamo deciso di andarcene.”