Pecco Bagnaia รจ un campione, nessun dubbio. Dopo i tre titoli mondiali vinti, di cui due di fila in MotoGP, non sarร certamente il finale di questa assurda e folle stagione a togliere al numero 1 quanto di buono ha fatto fino ad adesso. Ha dimostrato di essere un campione anche ieri, nella gara a Sepang, vincendo la decima in una stagione dove nessuno ha mai dato la sensazione di essere piรน forte di lui, sotto il punto di vista della velocitร . Una stagione in cui, salvo cataclismi o grandi stravolgimenti di scena nellโultima gara a Barcellona, Bagnaia non vincerร il mondiale.
Pecco Bagnaia si presenta al Montmelรณย con 24 punti di ritardo in classifica su Jorge Martin.ย Recuperare tutto il gap allโultima gara del mondiale รจ unโimpresa praticamente impossibile, come lโha definita lui stesso. Sarร durissima, lo sanno tutti, e arrivati a questo punto non servono neanche piรน le dieci vittorie ottenute in tutta la stagione. Neanche facendo il Bagnaia. Non basta piรน vincere. Anche facendo doppietta (e prendersi sia la Sprint del sabato che la gara della domenica) a Barcellona sarร inutile senza un cataclisma dietro. Jorge Martin, per perdere questo titolo, deve andare incontro a una sorta di suicidio sportivo. Non ha mai perso 24 punti da Pecco in un weekend per tutta la stagione. Neanche nelle situazioni piรน disastrose. Per assurdo, Martinator potrebbe permettersi di arrivare in Catalunya e pascolare per un weekend intero.ย
Perchรฉ Pecco Bagnaia รจ arrivato cosรฌ con lโacqua alla gola allโultimo weekend della stagione nonostante le dieci vittorie? Il motivo รจ semplice:ย ha commesso troppi errori. Jorge Martin, davanti 24 punti in classifica e super favorito per vincere il mondiale, non ha vinto cosรฌ tante gare, ma รจ stato piรน costante. Ha saputo fare punti anche quando non era il piรน veloce, mentre Pecco ha perso troppo spesso il controllo della situazione. Ha buttato via una marea di risultati importanti. In una stagione lunga, soprattutto con il doppio delle gare rispetto a due anni fa contando le Sprint, non basta vincere le gare e basta. Bisogna sempre raccogliere punti, anche quando si arriva solo secondo, terzo o quarto. ร questa costanza che alla fine fa la differenza.
Dopo la caduta (clamorosa) delย Sachsenring, quindi a metร stagione, Jorge Martin ha limitato gli errori al minimo. Soltanto due: la prima di Misano, tornando ai box quando non ce nโera bisogno, e la Sprint a Mandalika. Per il resto ha massimizzato anche le occasioni in cui non ne aveva. O comunque dove Pecco ne aveva di piรน.ย
Ventinove podi tra Sprint e gara. Una costanza solidissima che premia piรน delle tre vittorie (che sono meno di un terzo di quelle di Pecco) di Portimao, Le Mans e Mandalika. Analogalmente i punti buttati da Pecco contano piรน delle vittorie. Portimao di foga contro Marc Marquez, Jerez sprint, Le Mans sprint, Barcellona sprint (da leader), Silverstone sprint, Aragon di foga contro Alex Marquez, Misano 2, Sepang sprint. Troppi.
Arrivati a questo punto il mondiale finirร come dovrร finire, ma รจ importante che Pecco faccia tesoro di ciรฒ che gli รจ successo questโanno. Imparare. Vincere va bene, ma quando non รจ possibile, bisogna massimizzare e portare a casa ogni punto che si puรฒ. E se gli รจ costato carissimo questโanno che contro aveva uno che il mondiale in MotoGP non lo aveva mai vinto, ma che ha capito come funziona prima di lui, figuriamoci quando lโanno prossimo dovrร combattere contro uno che ne ha vinti sei.