Pecco Bagnaia ha vinto il Gran Premio di Thailandia. Nona sinfonia di una stagione che senza gli zero sarebbe stata perfetta. Adesso i punti di ritardo da Martinator sono diciassette, con il recupero che dovrà essere spalmato negli ultimi due round rimasti: Malesia e Valencia. “Dovevo per forza vincere”. E poi parla della caduta di Marc Marquez…

Pecco Bagnaia ne ha vinta un’altra. Ennesima dimostrazione di forza, stavolta sul bagnato, e del fatto che il mondiale fino all’ultimo metro non sarà deciso. Dopo la mezza waterloo di ieri, in cui Jorge Martin era riuscito a metterselo dietro, vincere oggi era fondamentale sia per il morale che per la classifica. Il gap su Martinator si accorcia ma ancora non basta. Serve una grande prova a Sepang, dove Pecco dovrà continuare a vincere. Altrimenti sarà durissima.

La situazione in classifica dopo Chang

Jorge Martin 453
F. Bagnaia 436
M. Marquez 356
E. Bastianini 345
B. Binder 203
P. Acosta 197
M. Vinales 180
F. Di Giannantonio 165
F. Morbidelli 155
A. Espargaro 143
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Le parole di Pecco Bagnaia a Sky Sport

La prima cosa che voglio fare è ringraziare tutto il team, voglio dedicare a loro la vittoria perché questa mattina non mi trovavo troppo bene. Non eravamo lontani, ma soprattutto in frenata non riuscivo a sfruttare il potenziale che ha la nostra moto. Abbiamo parlato e l’intuito che il team ha avuto alla fine si è rivelato essere giusto. Appena è partita la gara mi sono trovato meglio fin da subito: quando siamo arrivati alla terza curva al primo giro ho sentito di poter frenare più forte e questo mi ha permesso di mantenere il ritmo che abbiamo tenuto per tutta la gara. Per il resto è stata una gara eternamente lunga non finiva più, soprattutto dopo la caduta di Marc”.

Era stata una bella lotta. Sapevo che Marquez era più veloce di me, ma non volevo farlo stare davanti perché poteva scappare. Per me era fondamentale recuperare più punti possibili, quindi con lui in pista sarebbero potuti essere nove e dovevo provare in ogni caso a finire davanti. Peccato che sia finita lì. Guadagnare 5 punti oggi non è tanto importante in termini di classifica, perché alla fine mi mancano ancora 17 punti da recuperare. Ma lo è in termini di mentalità e confidenza, perché una vittoria così dà un gran gusto. Soprattutto per il morale“.

“Ieri abbiamo fatto uno sbagliolo sappiamo e non capiterà più perché la Sprint non è stata al livello delle prestazioni che stavamo avendo. Oggi il lavoro che è stato fatto mi rende ancora più orgoglioso perché sappiamo che il bagnato non è il mio punto forte. Riuscire a vincere una gara in queste condizioni, mentre sono in lotta per il campionato, è davvero molto importante“.

Ci sono stati due momenti difficili. Su tutti i primi due giri, in cui vedevo Jorge spingere tanto e in cui stava prendendo tanti rischi. Io onestamente non sentivo il grip posteriore al massimo e mi sono dovuto tirare un po’ indietro per cercare di aspettare che andasse bene. Il secondo momento è stato il giro in cui è caduto Marc, in cui ho voluto provare a forzare un po’ la mano. Lì eravamo due decimi sotto il miglior giro, lui è scivolato ma poteva succedere anche a me in quella frazione e sapevo quanto fosse fondamentale non cadere oggi.

Dovevo per forza vincere ed è stato un momento complicato, ma soprattutto la lunghezza della gara è stata una cosa complicata perché non finiva più. Cercavo di gestire i giri che mancavano, sapevo che alla fine era difficile recuperare tanto, ma soprattutto non si riusciva più ad accelerare perché la gomma era finita, c’era poca acqua in pista. Non so Jorge, ma io in trazione non riuscivo più ad accelerare, e quindi cercavo di fare il tempo in un altro modo per gestire il gap”