KTM sta vivendo un periodo non facile, soprattutto per quanto riguarda il team ufficiale. Il Gran Premio in Francia ha dimostrato ancora una volta come l’arrivo del fenomeno di Mazzarrón abbia completamente stravolto le gerarchie nelle mura del box austriaco. Senza Pedro Acosta KTM non ingrana. Sembra essere l’unico dei quattro piloti capace di portare la RC16 al limite mentre gli altri faticano non poco. Rookie o no, la casa austriaca sembra essere sul filo per diventare Acosta-dipendente

La caduta di Pedro Acosta dal Gran Premio di Francia, a Le Mans, è stato il suo primo vero errore del suo stellare inizio di stagione in MotoGP. Un errore dettato forse dalla foga. Nei primi giri la sua KTM RC16 del team GASGAS stava provando a sorpassarne due in una botta sola, Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio. Lo zero, il primo per Acosta in una gara di MotoGP, lo lascia anche con un po’ di amaro in bocca. La sensazione di Pedro, così come di quelli che lavorano con lui nel box, è che “il potenziale fosse davvero molto alto e che fosse il primo giorno in tutta la stagione in cui la moto era davvero competitiva per cui lottare qualcosa di grosso”. Tradotto in parole povere, aveva il passo per giocarsi la vittoria e non ha avuto la possibilità di farlo.

Dopo la gara il numero 31 si è assunto completamente la colpa di quello che è successo considerandolo una cappellata fatta da lui e basta. Questo va anche ad alimentare la “maledizione” che lo spagnolo ha sulla pista di Le Mans. Nelle classi minori nella pista francese non ha mai disputato una gara senza cadere. Addirittura nel 2021, quando esordì nel mondiale Moto3, cadde quando si stava giocando la vittoria e riuscendo comunque a rimontare arrivando ottavo, ampiamente in top10.

Lo zero di Acosta, però, rende ancora più disastrosa la giornata di KTM, che senza di lui sembra essersi persa. Il suo compagno di squadra, Augusto Fernandez, 13° davanti alle Honda di Taka Nakagami e Luca Marini. Lo scorso anno qua fece anche un eroico quarto posto, che per un rookie sembrava già essere follia, che quest’anno appare impensabile per quello che ha dimostrato. Non parliamo poi delle KTM ufficiali. Brad Binder ha avuto un fine settimana in salita già dal venerdì, cadendo tre volte.

La moto non era evidentemente pronta per il Q1 dove non ha avuto praticamente modo di girare, partendo ultimo. Ma, nonostante tutta quella sfortuna, che fosse colpa sua o meno, l’ipotesi che ne avesse per entrare in Q2 è alquanto traballante. Quei giri della Q1 persi a causa delle bandiere gialle non sembrava che sarebbero riusciti a portarlo in Q2. Alla fine per Brad solo un’ottava posizione concludendo come la prima KTM.

Assolutamente non migliore è stato il fine settimana del compagno di squadra Jack Miller. Un venerdì piuttosto tranquillo però nella Sprint ha concluso solo ottavo dietro Fabio Di Giannantonio e nella gara è incappato in una (l’ennesima) caduta. “Non ho fatto nulla di diverso, ho frenato nello stesso punto, ero 1 km/h più veloce del giro prima” ha detto a fine gara come riportato da The-Race.com. La cosa grave è che nessuno dei due piloti, ne Jack ne Brad, ha evidenziato il fatto di non essere stati veloci domenica. Binder ha ipotizzato che la moto non avesse grip dal venerdì. Addirittura è arrivato al punto di collegare potenzialmente ciò alla gomma Pirelli messa giù da Moto3 e Moto2. Però nessuno gli ha detto che la pista era la stessa degli altri e che a non avere grip fosse solo lui.

Miller, invece, non ha condiviso l’ipotesi avanzata dal compagno di squadra ma non è riuscito a trovare comunque una spiegazione più logica. A fine gara ha semplicemente detto: “È sicuramente un momento difficile“. La situazione è gravissima. I piloti ufficiali non ne hanno e cercano di trovare scuse con agenti esterni mentre Pedro Acosta, diciannovenne con solo cinque gare in MotoGP alle spalle, dice che era tutto al suo posto e che avrebbe avuto il passo per stare con Martin, Bagnaia e Marquez e quindi vincere. Non sappiamo a chi credere. La moto non andava (e quindi era Pedro a fare la differenza) oppure era tutto a posto (e quindi i piloti ufficiali KTM da inizio stagione non ne hanno azzeccata una)?