Michele Pirro esce da Misano con cinquanta punti in tasca e la consapevolezza di essere ancora il numero 1 in pista. Quest’anno può e deve arrivare il decimo titolo italiano, sfumato all’ultima gara nel 2023. Ma davvero nessuno è in grado di fermarlo? Delbianco e Bernardi…
È domenica pomeriggio. Michele Pirro ha appena vinto gara 2 e i piloti saliti sul podio arrivano in sala stampa per le classiche interviste post gara. Le facce degli altri due si sovrappongono. Sono una l’opposto dell’altra. Da una parte Alessandro Delbianco, consapevole di aver fatto tutto il possibile per limitare Michele, contento. Dall’altra Luca Bernardi, che dopo la caduta di ieri (non essendo al 100%) ottiene un terzo posto dal sapore dolce amaro. Sapeva di essere il più veloce. La pole position era arrivata dopo un weekend dove è stato sempre protagonista fin dalle prove. La caduta di sabato ha rovinato un po’ tutto. Tanti punti persi su un Michele che non ha perso l’occasione per allungare fin da subito in classifica piloti.
“Abbiamo perso una bella occasione sto weekend eh Berna…”. DB si rivolge così al pilota di Aprilia mentre si siede davanti ai giornalisti. Il numero 19 risponde con un mezzo sorriso. Tutti ridono, ma sanno che DB ha ragione. Michele non ne aveva per scappare, soprattutto in gara 1, dove partito dalla pole Bernardi cade, facendosi male, e dopo due giri anche Delbianco. Insieme hanno steso il tappeto rosso al pilota di Barni, che forte del sabato ha replicato poi la domenica. In gara 2 il pilota Yamaha ha fatto di tutto per non farlo fuggire. Nei primi giri sembrava anche averne per provare un attacco e mettergli le ruote davanti, non riuscendoci.
Michele Pirro è fatto così. Se gli viene concesso un dito, si prende tutto il braccio. Sono salite a quota 24 le sue vittorie a Misano nel campionato italiano Superbike. Verso metà gara forza un po’ di più e prende quel gap di un secondo che manterrà fino alla fine della gara, dove DB mollerà definitivamente. La classifica ora vede Pirro primo con 50 punti, seguito da Samuele Cavalieri a 33 (-17). Terzo Delbianco con 29, a 21 punti dal leader. In una manciata di punti un gruppo di piloti formato da Lorenzo Gabellini (23), Simone Saltarelli (22) e Luca Vitali (19). Settimo Luca Bernardi a 16. Un disastro. Da Vallelunga in poi dovrà cominciare a ricucire un gap di 34 punti. La stagione è ancora lunghissima, però se Michele Pirro continua così con questa costanza può essere molto più difficile del previsto.
Butta via un’occasione ghiottissima anche Roberto Mercandelli. Questo era il primo weekend di gara del Marca su una Ducati Panigale V4 R dopo anni di 600. Da rookie, è stato velocissimo tutto il weekend riuscendo addirittura ad arrivare sul podio. Terzo alla prima gara in Superbike italiana. In gara 2, mentre era in lotta ai piedi del podio, scivola buttando via la possibilità di uscire da Misano molto in alto in classifica piloti. Con i soli sedici punti guadagnati sabato, il numero 93 è a pari punti con Luca Bernardi in classifica. In questa pista ci ha girato tanto, tra test e altre giornate varie, prima della gara. Fattore che potrebbe aver aiutato il suo esordio in campionato. Sarà interessante vedere la posizione del Merca già in una pista come Vallelunga, a fine maggio.
Tranne la caduta di Jarno Ioverno, può essere considerato buono anche il fine settimana di BMW. Lorenzo Gabellini esce da Misano in quarta posizione in classifica piloti, reduce da una quarta e una sesta posizione. Il primo approccio con questa nuova moto è stato ottimo. Lo scorso anno aveva una Honda CBR e non era mai andato oltre il sesto posto. Se la situazione è questa non è impensabile che il numero 36 riesca a ottenere perfino un podio in tutta la stagione. BMW in classifica costruttori è subito dietro Ducati, Yamaha e Aprilia e davanti a Honda. Considerando che lo scorso anno il migliore è stato Zinni undicesimo in classifica piloti, c’è stato un grandissimo step in avanti.
La situazione in casa Honda non è delle più rosee. La prima CBR in classifica è quella di Simone Saltarelli, con il team privatissimo TCF. Ha il potenziale per arrivare a stare costantemente con i team blasonati. Servirà tanto tempo per migliorare. Salta e il suo team ci stanno mettendo del proprio. Possono comunque dirsi contenti di un weekend dove hanno lottato per il podio per due gare. Tutt’altro discorso per Luca Vitali.
Per il numero 70 un problema tecnico in gara 1 gli ha fatto perdere la possibilità di giocarsi il podio nonostante a un certo punto si fosse ritrovato terzo. La moto gli tagliava la corrente in tutti i rettilinei perdendo circa 20 km/h rispetto alla norma. Anche in casa Improve FirenzeMotor si dovrà lavorare tantissimo in vista di Vallelunga, perché Luca fino a due anni fa riusciva a mettere una grande pezza a una moto che ancora gli concedeva di stare davanti. Dalla scorsa stagione qualcosa è cambiato e la situazione tecnica della CBR è diventata critica rispetto alle derivate di serie di Yamaha, Ducati e Aprilia. Probabilmente l’unico vero obiettivo fattibile per Vitali, anche con le concessioni date dalla federazione, sarà quello di essere la prima Honda in pista.