Franco Morbidelli difende l’operato di Simon Crafar e spiega il suo punto di vista dopo le polemiche sui sorpassi in MotoGP. “Quest’anno mi ha insegnato molto: i limiti ci sono, e vanno rispettati”
Franco Morbidelli ha voluto dire la sua sulle recenti polemiche legate ai sorpassi al limite in MotoGP, difendendo apertamente il lavoro di Simon Crafar, responsabile dello Stewards Panel da questa stagione. Dopo il Gran Premio d’Indonesia a Mandalika, il pilota italiano di Pertamina Enduro VR46 ha parlato ai microfoni di Motorsport.com, spiegando come il confronto diretto con Crafar gli abbia permesso di comprendere in modo chiaro i confini dell’aggressività consentita in pista.
“È una questione davvero interessante. Ho sentito alcune lamentele riguardo ai miei sorpassi di ieri e di oggi. Ma devo dire che Simon Crafar è molto attento. Voglio dire, sta controllando i miei sorpassi in modo molto clinico. Abbiamo parlato molto dei miei sorpassi e mi affido al giudizio di Simon. Tutti dovrebbero farlo, perché è un giudizio davvero equo, coerente e ben spiegato.” Morbidelli ha spiegato come il dialogo costante con Crafar durante la stagione lo abbia aiutato a comprendere meglio i limiti di ciò che è considerato corretto in un duello in pista.
“Quest’anno ho trascorso tanto tempo in ufficio con Simon. Mi ha parlato molto e mi ha fatto capire come dovrebbero essere effettuati i sorpassi in MotoGP. Sicuramente senza mettere a rischio l’altro pilota, senza toccarlo, senza costringerlo ad uscire di pista, senza essere pericolosi: questo è il limite. Questo è il limite che cerco sempre di rispettare ed è il limite che Simon fa sempre rispettare ai piloti. E quest’anno lo ha fatto in modo davvero eccellente.”
Il pilota italiano del team Pramac ha anche commentato alcuni episodi recenti, come il contatto tra Marc Márquez e Joan Mir in Giappone, sottolineando che certe manovre fanno parte dello spettacolo del motociclismo: “So che è difficile accettare un sorpasso, come ad esempio quello di Marquez su Mir in Giappone. Magari finisci un po’ largo e perdi più tempo del dovuto. Può essere un po’ frustrante, ma questa è una gara e, per me, va benissimo così. È quello che il pubblico vuole vedere. Questo è ciò che contraddistingue il motociclismo.”
Morbidelli ha infine ribadito la fiducia nel giudizio di Crafar, definendolo un “ottimo arbitro. “Quello che penso è che abbiamo un ottimo arbitro, chiamiamolo così. Mi ha spiegato molte cose quest’anno. Sono ancora un pilota aggressivo e attacco ogni volta che posso, ma sono totalmente d’accordo con il giudizio di Simon.”