Pecco Bagnaia è tornato a vincere una Sprint Race dopo 315 giorni dall’ultimo volta. Una vittoria sudata e aspettata con furore in una stagione piena di problemi in sella ad una moto che non gli ha mai permesso di essere competitivo e guidare come sa fare veramente.
Questa vittoria di Pecco Bagnaia, anche se si tratta di una Sprint Race, ha un significato che va oltre tantissime cose. Un 2025 difficile e pieno di problemi, dove le difficoltà sono solamente aumentate e mai calate. Poi sono arrivati i test di Misano, lì la svolta. Atterrati in Giappone, a Motegi, abbiamo visto un Pecco completamente diverso, abbiamo visto il vero Pecco Bagnaia, il tre volte campione del mondo che tutti noi conosciamo. Risultato? Vittoria nella Sprint Race del Giappone dominando dal primo all’ultimo giro.
Di seguito le dichiarazioni di Pecco Bagnaia rilasciate a Sky Sport MotoGP dopo la vittoria nella Sprint Race del Giappone: “Sono molto orgoglioso di questa giornata e della mia squadra. Da Misano siamo finalmente riusciti a trovare una quadra, infatti siamo arrivati qui e non abbiamo toccato praticamente niente. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna ieri pomeriggio all’inizio del turno, ma poi tutto ha funzionato bene. La pole di stamattina e la gara con questo ritmo mi mancavano tanto“.
“É un grandissimo peccato non esserci arrivati prima. Sarebbe stato sicuramente un mio campionato totalmente diverso, ed è un peccato perché mancano solamente 11 gare. Capire era fondamentale, ma per il mio umore questo risultato è fantastico. Non perché avessi smesso di crederci perché ho sempre che se mi fossi sentito nella condizione di poter spingere, sarei stato davanti. Questo weekend è la prima volta che mi sento effettivamente competitivo e la gara è stata molto tirata“.
“Marc è stato un po’ imbottigliato all’inizio, se no sarebbe stata una lotta. Ma sono estremamente felice. Prima di arrivare qui avevo detto con la squadra che senza risolvere i problemi, Motegi, sarebbe stata un incubo. Fortunatamente c’è stato il test di Misano che ci ha risolto quasi tutto. Sono tornato a guidare in un modo più comodo, si è visto dal modo in cui riesco ad aggredire le curve e le frenate. Chi merita questo risultato sono le persone che mi sono state molto vicine e che come me, non hanno mai smesso di crederci. Soprattutto alla squadra, che anche ieri sera ha fatto tardi per far si che le moto fossero il più simili possibile”.
“Probabilmente potevamo arrivarci prima a questa soluzione, ma è sempre nei momenti più difficili dove si tirano fuori più cose. Prima ci stavamo concentrando sul altri dettagli, mentre ora ci siamo concentrati sul trovare un’altra via e un’altra strada. Come dicevo in questi giorni, è diverso da quello che avevamo pensato e ha funzionato. Infatti sono tornato a guidare come sono sempre riuscito a fare“.