Pecco Bagnaia non riesce ad uscire dal trend più negativo di tutta la sua carriera. Un 2025 da dimenticare, dove ha conquistato solamente due vittorie e tantissimo amaro in bocca a causa di una moto che non si adatta per nulla al suo stile di guida.
Ci deve essere un limite. Pecco ha dimostrato al mondo intero che il problema non è lui, ma la moto che non si adatta al suo stile di guida. In Giappone ha dominato quando aveva il feeling giusto, non ce n’è stata per nessuno in quel fine settimana a Motegi. Poi a Mandalika il disastro, ultimo prendendo mezzo minuto dai primi, però quella dell’Indonesia è una pista mai digerita dall’italiano. Successivamente c’è l’Australia, dove è sempre andato forte conquistando podi e punti importanti per la classifica.
Risultato? Ancora peggio di prima. Più lavorano e più provano, più hanno problemi tecnici che fanno perdere confidenza e fiducia a Pecco Bagnaia. Stiamo parlando un tre volte campione del mondo, non possiamo considerare veritiero il risultato che abbiamo visto poche ore fa con la 20° posizione nella Sprint Race a Phillip Island. Un distacco abissale dal vincitore Marco Bezzecchi su Aprilia, oltre 32 secondi. Questo non è il livello di Pecco Bagnaia.
Le domande da porsi sono tante, ma le ipotesi lo sono ancora di più. L’italiano si è trovato spesso in situazioni complicate insieme a Ducati, ma hanno sempre trovato una via d’uscita, perlomeno per essere competitivi. Ma in questo 2025, riescono a trovare tutto tranne che velocità. Problemi nel giro secco, problemi in gara e soprattutto nel passo. La fiducia nella squadra non manca, ma di questo passo non si può continuare, è d’obbligo trovare una soluzione per questa moto.