Barros ha parlato in modo chiarissimo della situazione di Pecco Bagnaia in Ducati. La casa di Borgo Panigale sta davvero aiutando il numero 63? Quanto interessa a Ducati “sistemare” la situazione?
Alex Barros è uno dei piloti più iconici quando si parla della storica 500-2Tempi. Uno di quelli che può dire di avere vinto 7 gare, essere salito 32 volte sul podio e aver disputato quasi 300 gare (276 in tutto) nel motomondiale. L’ultimo podio lo fece al Mugello, in MotoGP, nel 2007. Il brasiliano, insomma, è uno che di moto ci mastica parecchio, e intervistato da PecinoGP non ha esitato a fornire una mappatura chiara dell’attuale situazione in MotoGP, con Marc Marquez sempre più dominatore e Pecco Bagnaia in difficoltà da inizio stagione.
Quando si parla di Francesco Bagnaia, Barros non lascia spazio a dubbi. “Bagnaia è un grande pilota, tra i migliori disponibili sul mercato, non è il mio preferito, ma è un top rider, dello stesso livello di Jorge Martin. Sono piloti comparabili, e uno come lui va aiutato, se lo lasci lì da solo, andrà avanti così per tutta la stagione. Se la moto non migliora l’anno prossimo e resta com’è, il risultato sarà lo stesso, Bagnaia continuerà a scivolare indietro e poi vorrà andarsene, perché sentirà di non avere più nulla da fare lì. Si percepisce che è isolato, è triste e mentre tutti sono contenti per chi vince, lui resta abbandonato”.
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Il brasiliano, ex protagonista della MotoGP, sottolinea la necessità di supportare il due volte campione del mondo, avvertendo che senza un intervento concreto da parte della squadra, le difficoltà di Bagnaia rischiano di protrarsi almeno fino alla fine del 2026. Prima del cambio di regolamento. Parlando di Marc Marquez, invece, Barros mostra comprensione per il suo approccio in pista: “Marc sa sfruttare certe situazioni, anche se non lo fa con cattiveria. È parte della pressione, anche Valentino Rossi sapeva come muoversi in questi contesti”. Secondo l’ex pilota, si tratta di dinamiche ben conosciute nel paddock, e non necessariamente mosse con malizia.
Il passaggio più critico dell’intervista di PecinoGP riguarda la gestione interna della Ducati: “La Ducati non è cambiata, perché le persone dentro sono sempre le stesse, la regia è quella di Claudio Domenicali. Io non mi fido, ci ho vissuto e so come lavorano, non sanno gestire i piloti. Ne hanno già bruciati tanti. Se si guarda agli ultimi vent’anni, si vede quanti hanno fallito a Borgo Panigale”. Per Barros, il cuore del problema risiede nel sistema stesso: “Finché non cambiano le persone, la filosofia resta la stessa. Non è colpa del marchio, ma del metodo di chi guida il progetto. Non so se davvero stanno aiutando Pecco o se gli danno importanza”.