David Muñoz in Moto3 trionfa al Sachsenring oltre il dolore Quiles chiude secondo con un sorpasso aggressivo su Rueda, mentre Carpe infiamma la gara con una rimonta furiosa dopo un long lap. Tutto quello che è successo nella gara della Moto3 al Sachsenring

Come al solito, la Moto3 non delude. Al Sachsenring è andata in scena una gara combattutissima, con il classico serpentone di piloti a giocarsi la vittoria in ogni centimetro della pista tedesca. A spuntarla è stato David Muñoz, autore di una vittoria incredibile non solo per la bagarre finale, ma anche per le sue condizioni fisiche: lo spagnolo ha corso con forti dolori alla spalla sinistra su una pista che è piena zeppa di curve a sinistra.

La gara si è decisa nel gruppo di testa che si è via via sfilacciato. Tutto si è giocato negli ultimi metri e proprio nelle ultime due curve hanno tirato i dadi. Munoz ha passato Rueda, che subito dopo ha subito un sorpasso tosto da Quiles, con un contatto leggero ma dentro i limiti. Aggressivo sì, ma corretto. Così si è preso la seconda posizione, lasciando il leader del mondiale sul gradino più basso del podio.

Onore anche ad Alvaro Carpe, che era in piena lotta per la vittoria quando ha dovuto scontare un long lap penalty (a causa di un contatto a curva 1 con Adrian Fernandez) in cui ha perso diverse posizioni. Giro dopo giro ha ricucito il distacco ed è tornato nel gruppo di testa. Alla fine ha chiuso quinto, ma la sua gara è stata da protagonista assoluto.

Tra i grandi delusi di giornata c’è Taiyo Furusato, caduto a due curve dal traguardo proprio mentre stava lottando per il podio. Una beffa clamorosa. E giornata no anche per i due piloti Leopard. Adrian Fernández è scivolato dopo un contatto con Rueda, in cui ha perso anche il parafango. David Almansa, invece, è caduto all’ultima curva a pochi giri dalla fine, quando era in zona punti.

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Buona gara per Guido Pini, sempre in top 10 e protagonista di una prestazione consistente. Ha chiuso settimo, senza però riuscire a inserirsi nella lotta per il podio. Manca ancora quel piccolo passo per stare con i migliori fino alla fine, ma la direzione è quella giusta.