Il weekend di Fabio Quartararo ad Aragon è partito decisamente in salita. Tra lui e la Yamaha M1 non si è vista la stessa connessione dei GP precedenti, in cui ha portato a casa tre pole position consecutive. Tanti problemi soprattutto di natura elettronica: “Il posteriore partiva senza motivo, non mi sono divertito oggi.”

Di giornate positive Fabio Quartararo né ha già vissute molte in questa stagione, ma in altre lo sconforto e la delusione hanno preso il sopravvento. Esempio eclatante è il GP di Silverstone, in cui ha dovuto dire addio alla agognata vittoria per un guasto all’abbassatore. Questa giornata di prove ad Motorland di Aragon può essere tranquillamente catalogata nella seconda tipologia.
Problemi su problemi hanno condizionato i due turni di prove di Fabio Quartararo. In particolare le difficoltà maggiori si son viste in uscita di curva, a causa di evidenti imbarcate. Il francese non fa mai segreto delle sue emozioni, e il suo sguardo carico di frustrazione ogni volta che rientrava ai box parlava da sé. Alla fine della giornata, il suo nome compare soltanto affianco al diciottesimo tempo, decisamente poco per il pole-man degli ultimi tre GP.
“Sono successe cose veramente molto strane oggi”, dice Fabio Quartararo a Sky Sport MotoGP. “Non c’era la minima coordinazione tra la potenza ed i controlli. Io volevo spingere ma continuavo a fare degli errori. Ciò che però mi ha fatto più paura sono state le sensazioni con il posteriore. La gomma dietro partiva senza alcuna ragione, e quando succede questo prendi paura nel guidare la moto. Non è stato bello e non mi sono per niente divertito.”
Si prospetta all’orizzonte un Q1 veramente molto tosto per il pilota del Monster Energy Yamaha MotoGP. Se la dovrà vedere infatti con Marco Bezzecchi, fresco di prima vittoria con Aprilia nel GP di Silverstone, e Fabio Diggiannantonio, a caccia di maggior feeling con la Ducati GP25. Oltre a loro due c’è l’incognita Jack Miller, che in più occasioni ha dimostrato di saper tirar fuori il coniglio dal cilindro con dei giri ad occhi chiusi.
Prima di pensare alle qualifiche, sarà però necessario analizzare bene cosa non ha funzionato oggi. Escluso Marc Marquez, che qui ad Aragon sta facendo un altro sport, il francese ha già dimostrato di potersi giocare il podio, se messo nelle giuste condizioni. “Nel primo e nel terzo settore non siamo messi male. Ci sono altre curve invece in cui spingo troppo e perdo molto tempo, dobbiamo studiare bene come vanno interpretate. Speriamo di trovare una soluzione, perché guidare in queste condizioni non è per nulla un piacere.”
Marc Marquez ingiocabile nel venerdì di Aragon: “Qui non voglio sbagliare”