Si è appena chiusa una due giorni di test del WorldSBK, che ha visto numerose novità anche in ottica 2026. A prendersi la scena è stata la nuova Ducati Panigale V4 R, che debutterà il prossimo anno. Primo approccio con una Yamaha R1 per Stefano Manzi, possibile sostituto di Jonathan Rea. Nel frattempo Nicolò Bulega scende sotto al record di Misano, Razgatlioglu staccato di soli 40 millesimi.

Siamo arrivati al giro di boa della stagione 2025. Quello previsto a metà giugno a Misano sarà il sesto dei dodici Round di WorldSBK, e i piloti sono scesi in pista in questi due giorni sul circuito romagnolo per prepararsi al meglio. Nicolò Bulega ha girato solamente nel secondo giorno, dato che aveva già sfruttato una giornata di test poco prima di Assen. Ma un giorno soltanto è stato sufficiente per far capire che anche a Misano sarà un osso molto duro da battere.
1:32.093 è ciò che canta il cronometro a fine giornata, addirittura sotto al tempo di 1:32.320 che era valso la pole position a Toprak Razgatlioglu nel 2024. Sia Bulega che Razgatlioglu sono scesi sotto al record ufficiale di Misano per il WorldSBK, poiché il turco è stato più lento di appena 40 millesimi. Dietro di loro, il vuoto. Axel Bassani con la Bimota è il primo degli umani, ed ha terminato i due giorni di lavoro con il terzo tempo, un 1:32.798.
I nomi che campeggiano nella zona alta di classifica sono anche quelli di Sam Lowes, quarto, seguito da Remy Gardner e Yari Montella. Iker Lecuona è il primo delle due Honda con il settimo tempo, davanti a Jonathan Rea e Danilo Petrucci. Sta riprendendo le misure con la sua Ducati invece Andrea Iannone, molto dolorante per la frattura alle dita del piede rimediata a Most. Dodicesimo tempo per lui ma tanto lavoro fatto per riemergere dalla sabbie mobili in cui è entrato quest’anno.
La vera regina di questi test è stata però la nuova Ducati Panigale V4 R. Le attenzioni erano rivolte verso il nuovo mezzo sfornato da Borgo Panigale, che dall’anno prossimo affronterà il WorldSBK. A portarla in pista è stato Michele Pirro, che ha tirato fuori un buon 1:33.956 seppur il tempo ancora sia l’ultima delle priorità nel Ducati Test Team. Colpiscono molto di più le novità tecniche visibili introdotte rispetto a quella attuale, tra cui il forcellone bi-braccio in alluminio ed un diffusore nella parte bassa della carena, già visto nella Ducati che vince in MotoGP.
Entrambi su una Yamaha R1, due italiani hanno vissuto due giorni di test molto importanti per le loro carriere, seppur per circostanze diverse. Il primo è Stefano Manzi, attuale leader del WorldSSP nonché candidato al salto nel WorldSBK. 1:34.428 è il miglior tempo fatto segnare, a poco più di due secondi da Nicolò Bulega.
Il romagnolo è da molte stagioni un riferimento nella categoria di mezzo con la Yamaha del Pata Yamaha Ten Kate Racing. Il momento per compiere il passo definitivo è arrivato, ma non è chiaro in quale squadra. Jonathan Rea ha il contratto in scadenza con il Pata Maxus Yamaha al termine della stagione, e potrebbe non essere scontato un rinnovo. Altrimenti una sistemazione è possibile nel box GRT, dove a fine stagione uno fra Remy Gardner e Dominique Aegerter potrebbe salutare.
L’altro italiano preso in causa è Michael Ruben Rinaldi. L’ex-ducatista ha vissuto un 2024 amaro con la Ducati del Motocorsa Racing, e le cose non sono migliorate nel WorldSSP, dove il feeling con la Yamaha R9 non è mai sbocciato. Dopo la separazione tra Yamaha MotoxRacing WorldSBK Team e Tito Rabat, si è aperto per Rinaldi un nuovo portone per tornare fra i grandi. A Misano infatti è sceso in pista in mezzo agli altri piloti in sella ad una Yamaha R1, ed oggi è arrivata la conferma ufficiale. Dal Round di Misano, Michael Ruben Rinaldi sarà il nuovo pilota della squadra gestita da Sandro Carusi.
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