Pedro Acosta, attualmente, si trova in una situazione un po’ di stallo all’interno del team KTM. I risultati scarseggiano, e già si vocifera un suo possibile addio a fine stagione. Ieri parlando di Martin e Bagnaia lo spagnolo classe 2004 si è lasciato un po’ andare, che si riferisse ad altro?

Ormai è risaputo che Pedro Acosta potrebbe essere interessato a cambiare moto in vista del 2026. Si vocifera già un eventuale passaggio nel team VR46, ciò vorrebbe dire salire in sella ad una Ducati. Ma lo spagnolo ha parlato delle questioni dei contratti inserendo anche Jorge Martin e Pecco Bagnaia, i quali attualmente sembrano poter cambiare le loro strade. Pedro è stato molto chiaro affermando di avere un contratto anche per il 2026 con KTM, ma alcune espressioni potrebbero far intendere anche altro.
Di seguito le parole di Pedro Acosta riportate da Motorsport.com: “Finché Jorge ed Albert Valera non parleranno, nessuno saprà la verità. Sono le loro decisioni e i loro problemi, io non ho nulla a che fare con questo. Non sono molto informato a riguardo. In questo momento, sto affrontando i miei problemi interni. Ho un altro anno di contratto con KTM, dal Gran Premio del Qatar stiamo salendo di livello o ci stiamo avvicinando a dove vogliamo essere. Non sono i risultati per cui volevamo lottare quest’anno, ma dobbiamo continuare a lavorare e a lottare“.
“Più o meno i risultati stanno arrivando. Ma, attualmente, non sono le sensazioni che volevamo o dove volevamo essere. La Sprint a Le Mans è stata buona, siamo stati vicini al gruppo del podio e dobbiamo continuare a spingere per arrivare al test di Aragon, dove arriveranno le cose nuove. Ci sono molte cose scritte e non sappiamo nulla di certo. Finché non influisce sulle gare possiamo essere felici”.
“Quando le cose sono già successe è più facile dire che avresti fatto questo oppure quello. Le decisioni che prendiamo ci rendono ciò che siamo, non si possono rimpiangere le cose. Non è andata così male per Maverick. Dubito fortemente che il contratto di un ragazzo che ha vinto due volte il Campionato del Mondo, e uno in Moto2, sia in pericolo. Questa settimana ho letto così tante sciocchezze. Non si può licenziare uno che ha vinto un Campionato del Mondo dopo tanto tempo che il marchio non lo vinceva“.
“É stato il numero uno a difendere il titolo per due stagioni di fila, solo perché nelle prime sei gare dell’anno le cose non sono andate come avrebbe voluto. Io ci metterei la firma per fare le sei gare che Pecco ha fatto finora quest’anno. Anche i matrimoni migliori si sciolgono. Ho troppi problemi con le mie cose per ascoltare le opinioni degli altri”.