Marc Marquez chiude un venerdì per la prima volta non in linea con i suoi straordinari standard. In queste prequalifiche infatti, Marc ha chiuso solo 4°, lontano più di tre decimi dal fratello Alex. Il 93 ha voluto prendersela con calma, per non correre rischi e incorrere in altri errori inutili.

Per la prima volta questa stagione forse non abbiamo visto un Marc Marquez super brillante. Il pilota di Cervera infatti in questo venerdì, dopo delle promettenti FP1, si è un po’ spento invece nel pomeriggio. Spento comunque per modo di dire, poichè ha chiuso 4°, non lontanissimo dalla 3° posizione di Jack Miller. Il pilota più veloce in pista è stato quindi il fratello Alex, ancora una volta pronto ad approfittare della momentanea assenza davanti del fratello e in grandissima forma.
Marc ha però voluto non correre eccessivi rischi. Dopo una caduta all’inizio della sessione pomeridiana, il Cabroncito ha preferito infatti accontentarsi di una posizione più tranquilla senza esagerare, per evitare di incorrere in un altro incidente che avrebbe solo potuto danneggiare maggiormente il proprio fine settimana. Anche essendo consapevole che in piste come Silverstone o il Qatar, dove storicamente ha sempre faticato di più, il suo obiettivo può essere anche un “semplice” secondo o terzo posto.
Queste dunque le parole di Marquez al termine del venerdì, riportate da Motorsport.com: “Non sono più rilassato vedendo che Alex è stato il pilota più veloce, perché è secondo in campionato. Ci conosciamo entrambi e lui ha i suoi circuiti favorevoli. Quest’anno tutti, ma ha sempre avuto tre circuiti in cui va sempre un po’ più veloce, e questo è uno di quelli. È il primo di quelli in cui storicamente ha ottenuto i suoi migliori risultati. La cosa positiva è che non siamo così lontani. Non siamo messi come a Le Mans o a Jerez, dove avevamo qualcosa in più degli altri, ma siamo lì. Sul giro veloce abbiamo faticato un po’ di più, ma il passo è migliore.”
“Onestamente preferisco una gara asciutta, su questo circuito un secondo o un terzo posto mi basta. E’ come il Qatar, è difficile per me, un posto dove non vinco dal 2014, e i numeri non mentono: significa che è un po’ più difficile per me. Continuiamo a lavorare e ad insistere. Al mattino mi sentivo molto a mio agio, mentre nel pomeriggio l’incidente ha influito un po’ di più sulla mia fiducia e sul modo in cui ho attaccato il giro veloce. Non volevo cadere due volte nelle stesse prove, domani faremo il resto e vedremo dove arriveremo. Ma la cosa importante è che in termini di ritmo sono migliore rispetto al giro veloce.”
“Sono entrato più veloce, con un po’ più di angolo e più freno: siamo andati al limite e sono caduto. Non è stato niente di che, è stato un mio errore. Per fortuna la caduta è avvenuta in una curva molto lenta e non ha danneggiato affatto la sessione, ma c’è stato più lavoro nella riunione successiva e questo significa che ci sono più cose da migliorare e su cui lavorare, sulla moto e sul mio stile di guida. Vediamo se domani riusciremo a fare un piccolo passo avanti, sia per la moto che per me.”
Marc ha poi parlato infine anche dei notevoli progressi della Yamaha nelle ultime gare: “Sul giro veloce sono molto bravi, ho capito come fanno il tempo. Con le gomme nuove ne hanno di più, con quelle usate sembra che ne abbiamo ancora un po’ di più. Anche se Aprilia e Yamaha si stanno avvicinando sempre di più.”