Nonostante un weekend a Le Mans a dir poco disastroso, la fiducia del box Lenovo nei confronti di Pecco Bagnaia rimante giustamente intatta. Gigi Dall’Igna ribadisce infatti quanto Ducati deve a Bagnaia e come la casa di Borgo Panigale ora debba aiutare Pecco a tornare ai suoi livelli.

L’inizio della stagione 2025 è stato uno shock per Pecco Bagnaia. Il due volte campione del mondo MotoGP, in questa prima parte di campionato infatti non è riuscito a trovare un buon feeling con la nuova Ducati GP25, trovandosi dietro non solo al suo compagno di squadra Marc Marquez, ma anche al fratello del 93, Alex Marquez. Uno scenario che mai ci saremmo immaginati.
Le premesse erano infatti ben altre. Ci si aspettava un grande scontro generazionale tra Pecco e Marc. Scontro che per ora c’è stato purtroppo solo a sprazzi, a causa delle difficoltà di adattamento di Gofree. Delle difficoltà che però Bagnaia è determinato ad eliminare in breve tempo, con l’obiettivo di infastidire il Cabroncito e accendere un campionato che per il momento ha visto Marc senza un vero e proprio rivale.
Ovviamente tutto questo con il sostegno forte di Gigi Dall’Igna. Il Direttore Generale del reparto corse Ducati infatti, in un’intervista a Dazn Spagna riportata da Motosport.com, non ha fatto altro che ribadire l’ovvio: Ducati vuole far tornare competitivo Bagnaia il prima possibile. Perchè l’interesse della casa di Borgo Panigale è senza dubbio quello di avere entrambi i propri piloti a giocarsi le vittorie, senza favorire nessuno dei due, come ritengono invece alcuni.
Queste le parole di Dall’Igna: “Per Pecco la Ducati è stata la prima e l’ultima MotoGP che ha guidato. Perché è venuto con noi e ha dovuto imparare a gestire tutto ciò che comporta una MotoGP. Naturalmente, per lui l’adattamento alla moto è stato più facile che per altri. È stata una cosa quasi naturale, e probabilmente ha anche aiutato e contribuito allo sviluppo. È una persona eccezionale, che ha dato molto alla Ducati. Merita tutto il nostro rispetto.”
“In questo momento sta avendo delle difficoltà, ed è nelle nostre mani aiutarlo. Perché, come tutti, anche i piloti e i grandi campioni, sono persone che hanno bisogno di aiuto dal lato tecnico, ma anche dal lato umano. Come dico spesso, la cosa più importante per un campione è la testa. Quando la mente è al posto giusto tutto è più facile e si capisce meglio cosa fare. E molte volte si tratta di lasciare da parte qualche aspetto tecnico, perché se il pilota è convinto che fare qualcosa sia la cosa giusta da fare, la cosa migliore da fare è andare in quella direzione. Credo che in questo momento Bagnaia abbia bisogno di noi quanto noi di lui. Perché, in fin dei conti, mi piacerebbe avere due grandi campioni che lottano per vincere le gare.”
“Consideriamo che questo sia il miglior inizio di Campionato del Mondo di Pecco in tutta la sua carriera, anche quando ha vinto entrambi i Campionati del Mondo non è partito così bene. Ha bisogno di tempo per mettere tutto a posto, ha bisogno di gare per scaldarsi e per trovare le giuste situazioni. Credo che riusciremo a fargli esprimere tutto il suo potenziale.”
“Non credo che Pecco stia copiando Marquez. Sta seguendo la sua strada, anche dal punto di vista dell’evoluzione della moto, sta seguendo la sua direzione, indipendentemente da quello che fa o sceglie Marc. Sicuramente Pecco è molto forte in questo senso e non soffre di questo tipo di problemi. Durante il test di Jerez ha utilizzato un paio di evoluzioni che avevamo già testato a Sepang e in Thailandia in pre-stagione, e che abbiamo scartato perché c’erano altri problemi che forse mettevano in ombra il potenziale di queste parti.”
“Dobbiamo ancora lavorare con Pecco per dargli la fiducia che ancora gli manca. Ma insisto, è abituato, da sempre, che il suo inizio di Campionato del Mondo non è mai super veloce. Dove fa la differenza è nella parte finale del campionato. Penso che sia una questione di tempo. In tutti questi anni, credo di essermi guadagnato la fiducia dei miei collaboratori e dei miei piloti. Non farò mai nulla per aiutare un pilota a scapito di un altro, né farò nulla a scapito di un pilota che guida una Ducati. Cerco sempre di essere molto chiaro. Se dico qualcosa, è perché posso metterla in pratica. E se non dico nulla o dico no, è perché non lo farò. Sono molto convinto delle risposte che do. “
“Marquez è un pilota molto preciso anche nelle indicazioni che dà. Sono molto contento di lavorare con lui. Oltre ad essere estremamente veloce, sta sfruttando bene tutto il materiale a sua disposizione. Ha avuto due cadute, a mio avviso, dovute più a una mancanza di lucidità che a errori di guida in sé. Penso che possiamo sicuramente contare su di lui per cercare di raggiungere obiettivi importanti. Con lui stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato che abbiamo ottenuto con Pecco. Non credo che possiamo chiedergli di più. Sta facendo benissimo e posso ritenermi soddisfatto.”