Da questa stagione, ogni due Round la FIM potrà intervenire sul flusso di carburante delle moto, al fine di livellare le prestazioni. In questo fine settimana subiranno un’ulteriore limitazione sia Ducati che BMW. “L’effetto di questo handicap aumenta in maniera esponenziale”, afferma il coordinatore tecnico di Ducati nel WorldSBK, Marco Zambenedetti.

Il WorldSBK è pronto a tornare in pista sul circuito di Most, in Repubblica Ceca, e c’è curiosità di vedere quali saranno i valori in pista. In questo tracciato Toprak Razgatlioglu si è sempre trovato a suo agio, e ciò lo potrebbe aiutare nel rendere la vita più dura a Nicolò Bulega, rispetto a quello che è stato il Round a Cremona.
Come pronosticabile però, la FIM è intervenuta nuovamente su tutte le BMW e le Ducati schierate in griglia. Da questo weekend infatti sarà imposto un nuovo limite di 46 Kg/h alle due moto, al contrario di Honda, Yamaha, Bimota e Kawasaki che manterranno il valore standard di 47 Kg/h. Ricordiamo infatti che da quest’anno, per livellare i valori in campo la FIM ha deciso di limitare il flusso di carburante delle moto. Ogni due Round, un algoritmo analizza le prestazioni in pista per decretare di quanto limitare tale valore. Un primo taglio di 0,5 Kg/h era arrivato all’inizio del terzo Round ad Assen sia per Ducati che per BMW.
Alla vigilia della quinta tappa a Most sono giunte altre cattive notizie per le due Case in questione. Se tuttavia con la prima penalità i valori in campo erano rimasti pressoché invariati, ora i guai potrebbero intensificarsi. A tal proposito aveva spiegato dettagli tecnici importanti Marco Zambenedetti, il coordinatore tecnico di Ducati nel WorldSBK, durante un’intervista a Speedweek.com. “Dopo la riduzione a 46,5 Kg/h, ogni step successivo avrà un impatto decisamente maggiore sulle prestazioni. Questo perché l’effetto ha un andamento esponenziale, e la situazione sarà sempre più complicata.”
In vista della stagione estiva che avanza, uno scoglio di non poco conto sarà quello delle alte temperature. “Le variabili in gioco sono tante, ma con il caldo questo effetto raddoppierà”, spiega il tecnico italiano, riferendosi oltre al calo delle prestazioni, anche al comportamento più brusco della moto in apertura di gas e durante le cambiate.
Le critiche mosse verso questo regolamento del WorldSBK non sono affatto una novità. Nonostante sia comprensibile il motivo per cui certe decisioni vengono prese, molti addetti ai lavori agirebbero in maniera diversa. Marco Zambenetti nella stessa intervista aveva chiarito il suo punto di vista. “E’sicuramente un bene che molti Costruttori siano competitivi, l’equilibrio è fondamentale sia per lo spettacolo che per il Campionato. Però si dovrebbe dare una mano a chi è in difficoltà, affinché si impegni di più.”
“Non possiamo regalare la prestazione, nello sport vince la squadra e il pilota migliore. Sarebbe stato più logico far partire tutti da un valore di portata inferiore, e poi dare concessioni a chi è in difficoltà. In questo modo invece chi vince deve costantemente riadattarsi. Non va dimenticato che saranno penalizzati anche i team privati che hanno scelto la nostra moto. Ci sono persone che fanno tanti sacrifici e investimenti, non si possono distruggere gli sforzi di chi lavora bene con una limitazione”, conclude Zambenedetti.
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