Non c’è niente da fare: anche Alex Marquez, ormai ex leader del mondiale, ribadisce la superiorità del fratello come velocità nei weekend di gara. Per Alex la giornata di sabato è stata comunque soddisfacente, perchè ha portato a casa il massimo risultato possibile, ma rimane l’amaro in bocca per l’incapacità di contrastare un Marc sempre più padrone del campionato.

Alex Marquez ancora una volta ha concluso sul podio la gara Sprint del GP di Le Mans. Per il pilota Gresini, questo è l’ennesimo risultato convincente, che non fa altro che ribadire la grande crescita del pilota spagnolo di quest’anno. Alex porta a casa infatti il nono secondo posto su undici gare disputate, confermandosi il primo inseguitore del fratello Marc.

Un Marc che oggi non solo si è dimostrato nuovamente superiore, ma anche mentalmente più lucido rispetto all’ultimo GP di Jerez, in cui era caduto per strafare. Ma qui il 93 è riuscito a gestirsi e a non cadere di nuovo nell’errore, recuperando la leadership del mondiale. Leadership che era proprio di Alex prima della Sprint. Ma questo per il più giovane dei Marquez è comunque un ottimo risultato, vista la netta superiorità di Marc che impedisce una vera lotta per il mondiale.

Queste le parole del 73 a Sky dopo la Sprint: “A nessuno piace perdere la leadership del Mondiale, ma sono a 2 punti. Dobbiamo fare la nostra strada, i nostri punti. Oggi, onestamente, il mio massimo obiettivo era arrivare secondo e ci sono riuscito. Nei primi giri pensavo che al massimo avrei potuto ottenere il terzo posto, perché vedevo Quartararo davvero forte. Poi è calato tanto e sono contento di essere secondo. Marc è davanti in tutto qui, sul giro secco e sul passo. Ma vediamo domani, perché siamo in Francia e piove in un attimo. Dobbiamo essere concentrati e rimanere lì vicino.

“Quando io ho superato Quartararo cambiano i riferimenti. Ho preferito fare un giro tranquillo per capire le cose e poi sono tornato a spingere. Non volevo prendere Marc, perché sapevo di non avere il passo per farlo, lui ha 2 decimi più di noi. L’ho fatto solo per prendere margine da quelli dietro e arrivare tranquillo a fine gara.”

“Quando siamo in queste situazioni, durante il fine settimana, non parliamo tanto di gare con Marc. Parliamo della vita, di cosa fanno in tv, cose del genere. Il nostro atteggiamento nei confronti dell’altro è sempre lo stesso. Siamo stati insieme nel motorhome prima della Sprint senza alcun problema, sempre insieme. E’ una cosa normale. Siamo vicini a Marc perché lui ha fatto due errori in gare lunghe, ma è più forte di noi. Io devo fare il mio e fare di tutto per migliorare”

Avere un compagno di squadra veloce è una cosa molto buona, l’ho sempre detto, perché ti spinge e ti aiuta a migliorare ulteriormente. Vederlo così veloce in questo fine settimana è un bell’aiuto per me. Anche perché volevamo fare comparative chiare di gomme e di sicuro è un aiuto. Quest’anno, con Fermin, non abbiamo perso il tipo di lavoro che facevamo lo scorso anno con mio fratello. Si lavora insieme e se lui è più forte è meglio per noi.”