Danilo Petrucci non è riuscito a replicare la tripletta del 2024 a Cremona, ma ha comunque portato a casa un quarto posto in Gara 2 dopo un sabato negativo. Il weekend è stato compromesso dalla Superpole: “A causa delle bandiere gialle si getta al vento il lavoro di una squadra, il format della MotoGP è più meritocratico.”

Al Cremona Circuit Danilo Petrucci non ha vissuto lo stesso weekend da sogno della passata stagione, ma può comunque ritenersi soddisfatto. In Gara 2 con il quarto posto ha raccolto il miglior risultato del weekend, oltre al quasi abituale premio di miglior Indipendente. Vero è che i primi tre con moto ufficiali hanno avuto tutt’altro passo, togliendo sin da subito agli altri la possibilità di salire sul podio. Ma Danilo ha dimostrato di saper bene come risalire quando tutto va storto, raccogliendo alla fine punti pesanti nella lotta per il terzo posto in classifica.

Il vero momento critico del suo fine settimana è stato la sessione di Superpole. A causa di errori commessi, bandiere gialle e traffico in pista nel momento sbagliato, non è riuscito a far meglio del tredicesimo tempo. Ciò lo ha costretto a partire sia in Gara 1 che nella Superpole Race dalla pancia del gruppo.

“E’un peccato poter fare appena quattro giri in qualifica, perché abbiamo due giri a disposizione con una gomma e due con quella nuova. Poi ho avuto un’incomprensione con Locatelli, ma non è nemmeno stato un suo errore perché hanno rimosso la bandiera gialla quando lui è passato. Lui ha rallentato ma di fatto si trovava in mezzo alla pista. Ho parlato con gli altri piloti e vorremmo cambiare il format delle qualifiche, perché a causa di errori altrui si butta via il lavoro di tutta una squadra.”

“Si tratta di meritocrazia. Alla fine facciamo FP1, FP2 ed FP3 ed i risultati non hanno alcun valore. Vorrei parlarne con la Safety Commission, sarebbe bello usare il format della MotoGP in cui viene divisa in due la classifica per le qualifiche. Posso capire che per il pubblico, la rimonta di un pilota forte che rimonta dalle retrovie crei più show, ma non è giusto per tutte le persone che lavorano dietro le quinte. Non è giusto partire dietro perché un pilota davanti a te cade. Forse riducendo i piloti partecipanti ad una sessione, si riduce il rischio che ciò accada.”

A detta del ternano, al momento sono le nuove gomme portate da Pirelli a creare difficoltà rispetto al 2024: “Credo comunque che anche se fossi partito dalla seconda fila in tutte le gare, non avrei avuto il passo per salire sul podio. Dovrò capire cosa hanno fatto i piloti ufficiali, perché non ricordo una gara con dei distacchi così ampi. Ho difficoltà con le gomme che ha portato Pirelli quest’anno, perché hanno molto più grip e siamo tutti veloci. Il problema è che con il mio stile di guida, quando lascio i freni il posteriore spinge sull’anteriore e tende a chiudersi. Lo scorso anno riuscivo a mettere la moto di traverso in ingresso, farla girare e poi fare rialzarla subito sfruttando il mio peso. Venerdì ho addirittura fatto la mia prima caduta durante le prove libere da quando corro nel WorldSBK. Sono gomme ottime ma devo capire ancora come sfruttarle.”

Cosa succederà l’anno prossimo? Se Barni mi darà più soldi firmerò con loro immediatamente” scherza Danilo Petrucci. “Sinceramente mi vedo bene in questa squadra anche in futuro, Marco Barnabò (il proprietario del team, ndr) è un vero amico. E’uomo che ha speso tutta la vita per arrivare qui, e siamo riusciti a vincere insieme. Ovviamente ottenere una moto ufficiale sarebbe una vittoria, ma al momento la priorità è restare qui, perché ho un’ottima moto.”