Nicolò Bulega sta lanciando messaggi molto preoccupanti per i suoi avversari, che per arginare la sua supremazia dovranno trovare soluzioni al più presto. “E’stata la vittoria più significativa da quando corro qui nel WorldSBK.”

Un sensore che controlla la posizione dell’albero motore. Questo al momento è tutto ciò che sembra in grado di fermare Nicolò Bulega. Ad Assen la sua Ducati lo ha tradito sul più bello, quando mancavano solo due giri ed era lanciato verso la vittoria. A Cremona la Panigale si è comportata bene, lasciandolo libero di stappare lo spumante dal gradino più alto sotto le note dell’inno di Mameli.
Gli altri piloti festeggiano insieme a lui, ma sanno che la situazione non è affatto semplice da gestire, poiché Bulega non ha ancora mostrato talloni d’Achille. E’forte quando c’è da allargare i gomiti, come dimostrano i primi giri di gara, in cui Toprak si è inventato sorpassi pur di mantenere la leadership. Quando però c’era bisogno di allungare, a testa bassa il romagnolo se ne è andato, lasciando agli altri le briciole delle posizioni rimaste.
“Per me è stata la vittoria più importante di tutte da quando corro qui nel WorldSBK. Questo tracciato non mi piace, e non mi aspettavo di essere forte qui. Sono arrivato dal fine settimana di Assen in cui ero molto arrabbiato, quindi ero concentrato perché avevo bisogno di una vittoria. Sapevo però che sarebbe stato molto difficile. Vincere nel tracciato peggiore per me di tutto il calendario mi dà un gran fiducia per le prossime tappe.”
“Se Toprak diventerà più aggressivo con me in futuro? Non ne ho idea, io penso esclusivamente a cosa deve fare io. Onestamente mi sono goduto i primi giri di battaglia con lui, ho cercato di dare il 100% di me come sempre. E’stata una guerra simile a quella di Portimao. Lui è sempre aggressivo ma pulito, non arriva mai al contatto. Finché le cose rimarranno così non posso dire nulla, mi sto divertendo. Corro in moto da quando avevo quattro anni, so come vanno gestite dinamiche del genere.”
Dimostrare una maturità simile in moto non può che attirare gli occhi degli uomini MotoGP, come ad esempio Davide Tardozzi. Il team menager del Ducati Lenovo Team ha attentamente seguito la sua gara dal box Aruba. “La Ducati sta lavorando molto duramente, loro hanno fatto un ulteriore step rispetto allo scorso anno anche io sono cresciuto. Non saprei dire cosa non stia funzionando per Toprak. Io mi concentro sempre su me stesso, e al più osservo gli altri quando so di poter imparare qualcosa da chi è più forte di me. E’troppo presto ancora per parlare di Mondiale, è tutto aperto. Siamo all’inizio, mi concentrerò gara per gara cercando di portarne a casa il più possibile.”
“Davide Tardozzi è venuto a parlarmi prima della gara, è sempre molto diretto quando ti dice qualcosa e questo mi piace molto. Sono contento di aver fatto bene davanti agli occhi di personaggi di spicco in Ducati. Spero di avergli fatto un bel regalo, vincere qui in Italia è importante anche per loro.”