Jose Antonio Rueda fa un altro sport nel venerdì della Moto3, rifilando oltre un secondo al suo primo inseguitore e compagno di box Alvaro Carpe. Più attardati gli italiani: Guido Pini è l’unico a guadagnare l’accesso diretto al Q2, fuori Luca Lunetta dopo una doppia caduta.

Jose Antonio Rueda sembra aver raccolto il testimone di David Alonso. Non soltanto per l’ottimo inizio di stagione fino ad ora, ma anche perché lo scorso anno sulla pista di Jerez il colombiano aveva mostrato una superiorità netta rispetto a tutti, salvo poi cadere in gara. Il primo giorno del weekend per la Moto3 racconta di un Rueda che sta cercando di imboccare la stessa strada, e il cronometro gli sta dando ragione.
Già nelle Free Practice del mattino era stato l’unico a far segnare un 1:44 basso, mentre tutti gli altri non erano riusciti ad oltrepassare il muro dell’1:45. Nelle prove del pomeriggio la musica è rimasta la stessa. Il vero show è arrivato alla fine del turno, durante il time-attack con gomma nuova. Lo spagnolo ha fermato il cronometro sul tempo di 1:43.770, ben un secondo al di sotto del primo inseguitore. Una vera e propria supremazia, alimentata anche dalla voglia di riscatto dopo il guasto tecnico del Qatar, che lo aveva estromesso dalla volata finale.
Il ruolo di ‘primo degli umani’ al momento è rivestito da Alvaro Carpe, rookie di categoria, che sta regalando al Red Bull KTM Ajo un’ulteriore soddisfazione. Escluso Rueda, tutti i piloti sono racchiusi in un minuscolo intervallo di tempo, tanto che da Carpe a Pini, dodicesimo, ci sono a malapena quattro decimi di secondo. Dietro alla coppia Ajo ci sono i due giapponesi Taiyo Furusato e Ryusei Yamanaka, entrambi freschi di podio in Qatar. Bella giornata per Jacob Roulstone, rientrante dopo il terribile infortunio alla vertebre rimediato su questa pista in inverno.
David Munoz riesce nel finale a mettersi sesto, dopo esser stato fermo per gran parte del turno a causa di un problema alla pompa del freno anteriore. Sono settimo e ottavo Piqueras e Kelso, davanti alla sorpresa del venerdì, Rouche Moodley. Il sudafricano è rimasto per gran parte del tempo intorno alle prime cinque posizioni di classifica, e si è meritatamente guadagnato un posto per la Q2. Giornata storta i piloti Leopard, che rimediano una caduta a testa. Solo Fernandez riesce ad evitare il Q1, mentre Almansa è quindicesimo.
Non una giornata memorabile per i colori italiani. Guido Pini è l’unico a mettersi nei primi quattordici, grazie al dodicesimo tempo. Luca Lunetta invece porta a casa due cadute ed il diciannovesimo posto, fuori dal Q2 insieme a Stefano Nepa, Dennis Foggia e Nicola Carraro. Sorte ancor peggiore per Riccardo Rossi. Il pilota Snipers aveva avuto problemi già in mattinata con la frizione, ed era riuscito a concludere solo tre giri. Nel pomeriggio la sua Honda ha riportato gli stessi problemi, e a nulla sono serviti gli sforzi della squadra per sistemare il guasto. Turno quindi totalmente gettato al vento per Rossi, che dovrà risalire la china domani.