Pecco Bagnaia ha parlato dopo il secondo posto nel venerdì in Qatar: “La soft dietro tende a calare tanto. Nella Sprint bisogna entrare e martellare subito.”

Pecco Bagnaia ha chiuso al secondo posto la prima giornata della MotoGP in Qatar. Il numero 63 è stato poco più di un decimo (143 millesimi) più lento di Franco Morbidelli e soli 22 millesimi più veloce del compagno di squadra Marc Marquez. “Oggi parlare di “più veloce” è un po’ astratto, bisogna aspettare domani.” Così Pecco ha iniziato il suo discorso intervistato ai microfoni di Sky Sport MotoGP dopo la PreQualifica. “Secondo me, durante il turno la pista continuava ad evolversi, e migliorava sempre un po’. Quando sono rientrato con la media, c’era più grip che con la soft all’inizio del turno. Quindi è un po’ difficile tirare le conclusioni. L’unica cosa certa è che la soft dietro tende a calare tanto, soprattutto sul lato destro. Infatti, bisognerà vedere: qua potremmo riavere il problema delle vibrazioni, quindi bisogna stare attenti a quello.
“Secondo me sia io che Marc, cioè almeno io l’ho fatto per quello e credo anche lui, quando abbiamo messo la media, abbiamo deciso di spingere da subito molto forte, per vedere se reggeva. Nella Sprint, comunque, bisogna entrare e martellare da subito. Devo dire che con la media, un po’ come capita spesso, mi sono trovato meglio. La moto mi aiuta un po’ di più e sono soddisfatto, perché comunque è stato di gran lunga l’inverno più difficile all’inizio dell’anno. Sono riuscito a essere veloce da subito, mi sono trovato bene, non c’era nessuno intoppo, quindi sono contento. La media ha più stabilità, e la stabilità su alcune piste premia più del grip. Io sono un pilota che tende a preferire di gran lunga la stabilità.
“La media aiuta molto nel veloce. La soft, invece, nei primi due giri è molto esplosiva, ti dà tantissimo. Secondo me, qualcuno domani potrebbe anche azzardarla per la Sprint, perché se gestita bene può aiutare in altri aspetti. Però appunto, vedremo domani. Per qualche motivo che in realtà non conosciamo troppo bene, quest’anno tendo ad avere meno appoggio dietro in staccata. Forse è proprio la dinamica della moto nuova, anche se è molto simile, non dovrebbe farlo, ma lo fa e mi ha incasinato un po’ il modo di frenare. Ho dovuto adattarmi ancora una volta. Qui siamo riusciti a fare un ulteriore step, sempre nella direzione di Austin. Abbiamo lavorato su quello e mi ha aiutato ancora di più. La media, sicuramente, ti fa fare quello slide nell’ultima fase d’ingresso, che mi aiuta a far girare la moto già in ingresso. Quindi sì, aiuta abbastanza.”
“La soft, per farlo, devi insistere un po’ di più. Però sì, quello è stato il passo in avanti più grande che abbiamo fatto da stamattina a oggi pomeriggio, e soprattutto dall’inizio dell’anno ad oggi. Non funziona più aggredire subito appena chiudi il gas, perché la moto tende a fare tanto “pinch” sull’anteriore e quindi non ti aiuta. Hai bisogno di due fasi per fermarti: nella prima devi alleggerire il gas, poi frenare dolce, e solo dopo insistere. Quando arrivi comunque ai 340 km/h, quel tempo “neutro” fa un po’ strano, non è facile abituarcisi. Però questa pista è una di quelle dove si sente sempre di più.”