Yamaha e Honda hanno senza dubbio sorpreso tutti nei test pre-stagionali, nei quali hanno portato tantissimi nuovi aggiornamenti in vista del 2025. Ma il vero lavoro delle due case giapponesi deve essere fatto in funzione dei prossimi anni, dove devono tornare al vertice.

Fabio Quartararo in sella alla Yamaha M1 durante i test pre-stagionali.

Yamaha e Honda sono i due grandi nomi che da fin troppo tempo mancano al mondo della MotoGP. Le due case giapponesi infatti, sono da molto le protagoniste nelle retrovie della griglia di partenza della classe regine del motociclismo mondiale. Durante i test pre-stagionali hanno entrambe portato tantissimi aggiornamenti in vista della nuova stagione, ma il livello è ancora molto lontano dai top team.

Una cosa è certa, non si può dire che non ci stiano mettendo l’anima in questo progetto. Fabio Quartararo ha più volte sottolineato come tutto il team sia costantemente al lavoro, cercando di massimizzare la moto in ogni minimo dettaglio. Purtroppo il lavoro fatto non è ancora abbastanza, specialmente contro una Ducati e un Aprilia del genere, le quali hanno con loro anche i tre piloti più vincenti degli ultimi anni.

Il discorso è leggermente diverso per Honda, che con Luca Marini e Joan Mir, deve ancora indirizzare il progetto nella direzione più corretta possibile. Con l’arrivo di Romano Albesiano le aspettative di conseguenza si alzano sempre di più. Ma come tutti i progetti, ci vorrà del tempo prima di rivederli a lottare per il podio e delle vittorie.

Romano Albesiano: arrivato in Honda per la stagione 2025.

Il francese di casa Yamaha ha dimostrato che la M1 di Iwata si può comportare molto bene sul circuito di Sepang, mentre a Buriram hanno avuto più difficoltà. Questa situazione potrebbe far intendere che su alcune piste potranno essere competitivi, mentre su altre faticheranno di più. Per questo motivo, il team satellite Pramac Yamaha, potrebbe rivelarsi fondamentale per i prossimi aggiornamenti.

Honda invece è restata costantemente in Top10 con Joan Mir durante le ultime sessioni svolte in Thailandia, dove lo spagnolo si è ritenuto soddisfatto di come si comportava la moto. A questo punto, non ci resta che aspettare il primo Gran Premio stagionale della prossima settimana. Nel quale potremo decretare i veri livelli di tutti i team di MotoGP.