KTM in crisi. Quasi 3 miliardi di debito, RedBull pronta ad intervenire per salvare le corse ma in Moto2 e Moto3 alcuni team dovranno lasciare…

In questi ultimi giorni è stato confermato da KTM le sue gravissime condizioni finanziarie. Tre miliardi di debito causati da una sovrapproduzione di moto negli ultimi anni (circa 1000 all’anno). Per evitare il crollo definitivo, RedBull (partener di KTM ormai storico) è pronta a stabilire un piano di aiuto per evitare il collasso della casa austriaca. Così facendo si mettono al riparo le corse, dalla MotoGP fino alla RedBull Rookies Cup. Ovviamente non può essere tutto rose e fiori, nella Moto2 e Moto3 qualcuno è obbligato a separarsi da KTM. IntactGP e Husqvarna sembrano i due sfortunati di questa faccenda.

In MotoGP non ci saranno variazioni. Rimane il Team Ufficiale di Acosta e Binder e quello satellite di Bastianini e Vinales. Ciò che mette pensiero ai piloti però è lo sviluppo della moto. Con questi enormi debiti finanziari lo sviluppo della RC16 è in dubbio e preoccupa per lo più i nuovi arrivati, Bastianini (da Ducati) e Vinales (da Aprilia).

KTM in crisi: Le dichiarazioni di Pit Beirer

Pit Beirer (Responsabile Motorsport KTM): “Ora l’attenzione è tutta rivolta all’arancione. In alcune serie siamo attualmente rappresentati con un impegno tre volte superiore. Anche il nostro programma junior, che inizia con la Rookies Cup, non è a rischio. I nostri partner e sponsor sono al nostro fianco in questa fase difficile. In MotoGP, l’anno prossimo entrambi i team gareggeranno con lo stesso progetto legato Red Bull. Oltre a Brad Binder e Pedro Acosta nel team ufficiale, due vincitori di Gran Premi con grande esperienza, Maverick Vinales ed Enea Bastianini, sono stati ingaggiati da Tech3.

Il motorsport e il successo dell’azienda negli ultimi 20 anni sono direttamente collegati. L’azienda ha avuto una crescita lineare per oltre 20 anni”. Abbiamo vinto gare e poi venduto moto. Questo è il segreto del nostro successo.

Siamo ‘Ready to Race’ e non perseguiamo il motorsport come fine a se stesso. Ora siamo in una fase molto difficile e come reparto motorsport faremo la nostra parte per stabilizzare l’azienda. Siamo parte della famiglia ed ora dobbiamo essere molto uniti. Abbiamo imparato a lottare anche nello sport. Stiamo dando all’azienda tutto quello che abbiamo e lo supereremo insieme”.

Fonte: Motorsport.com