Valentino Rossi durante la sua carriera ha avuto una marea di rivali. Dai primissimi Biaggi, Gibernau e Capirossi ai più tardivi Lorenzo, Stoner e Marquez. In una lunga intervista, condotta per altro da uno dei suoi pupilli nella VR46, il Doc è tornato a parlare dei momenti chiave della sua magistrale carriera. E uno di questi è stato proprio l’arrivo in Yamaha di Jorge Lorenzo e delle difficoltà derivate da questo

Nel 2008 misero Jorge Lorenzo ai box e ovviamente non ero molto contento perché si sapeva che era uno che andava forte.Così Valentino Rossi comincia il suo discorso nel podcast di Andrea Migno Mig Babol parlando del maiorchino. “Quindi diciamo che non è che Lorenzo sia un bravissimo ragazzo, o almeno non lo era quando c’erano le gare. Diciamo che la cordialità non è stato il suo pregio più grande. La grande differenza è che Lorenzo nel 2008 aveva la Michelin, mentre io avevo la Bridgestone. Quindi ci siamo separati un po’ nel box. Nelle prime tre gare si è piazzato secondo, secondo, primo. Era un rookie. Oggi si parla tanto di Acosta, ma quando è arrivato Lorenzo ha subito messo le cose in chiaro.

Il 99 è stato uno dei rivali più tosti e difficili che Valentino ha incontrato durante tutta la sua carriera. Utile anche per alzare l’asticella e vedere battaglie leggendarie che hanno scritto la storia della MotoGP, rendendo anche Valentino Rossi quello che tutti conoscono, come Barcellona 2009. “Arrivò il 2009 e anche lui mise la Bridgestone. Ho voluto il muro nel box perché non volevo che vedesse i miei dati, è stata una grande controversia e ha portato a molte polemiche. Ma questo è stato un grande inganno, perché ha comportato molte polemiche e alla fine i miei dati sono andati ugualmente a lui, così come ho visto anche i suoi dati.”

“Nel GP di Catalunya c’è stata una lotta all’ultimo sangue… Mi ha superato all’ultimo giro. Ho provato a sorpassarlo in diverse curve ma mi ha chiuso. E sapevo che la mia ultima possibilità era la 9, perché dopo non si passa. Tuttavia, stava facendo la curva 8 più duramente di me, quindi ho detto “non lo supererò più”. Aveva paura che lo avrei superato, quindi ho fatto la 9 più forte e l’ho superato, ma me l’ha restituito. Non so cosa sia successo all’ultima curva, se si è rilassato o ha pensato che non potessi superarlo… ma ce l’ho fatta e sono riuscito a batterlo. A fine gara l’atmosfera nel box era davvero difficile… stava per esplodere e dopo quella gara litigammo per mesi con tutto lo staff di Lorenzo. Comunque devo dire che Lorenzo è stato grandissimo“.