Aleix Espargarò ha parlato ai giornalisti criticando liberamente l’operato della direzione gara. Lo ha fatto, come al suo solito, senza mezzi termini. Gli stewards sono rimasti a venti anni fa e servirebbe una rivoluzione precisa e mirata

Aleix Espargarò è sempre stato uno di quei piloti che non si risparmiano dal dire la propria opinione con chiarezza e senza mezzi termini. Un pilota dal caratterino molto forte, spesso esagerato soprattutto in pista, che sicuramente non la manda a dire a nessuno. Lo ha fatto anche recentemente, con un commento fatto ai media che rappresenta il disappunto comune dei piloti più forti del mondo. Il tema? L’incompetenza della direzione gara. Il riassunto del discorso del pilota Aprilia è che lo stewards panel (lo stesso che Johann Zarco non troppo tempo fa mandò a quel paese in un confronto dopo un contatto) non è all’altezza della MotoGP di oggi, con commissari che hanno esperienza in pista, ma rimasti indietro di vent’anni. Serve una rivoluzione, e lo spagnolo ha addirittura suggerito dei nomi che secondo lui potrebbero essere degni per sostituire quelli attuali.

Come riporta FormulaPassion: “Non ho dubbi che i commissari facciano del loro meglio e analizzino tutti gli episodi, ma il loro livello non è sufficiente ed è molto lontano da quello che serve alla MotoGP. Se io finissi ultimo in tutte le gare mi impegnerei al massimo per migliorare e dopo uno o due anni perderei il posto e qualcuno mi rimpiazzerebbe. La situazione è la stessa: questi steward sono lontani 20 anni dal modo in cui si gareggia oggi. Abbiamo bisogno di gente che conosca lo stile della MotoGP e le moto di oggi. Non deve per forza essere qualcuno che gareggiava uno o due anni fa, ma neanche 25″.

“Serve almeno un’altra persona che sappia come funziona una MotoGP nel 2024. Può essere Cal Crutchlow magari. Questi un giorno danno una penalità per una cosa e poi il giorno dopo per lo stesso identico episodio, con solo i colori delle moto diversi, danno una valutazione opposta. Noi piloti diventiamo pazzi così, è difficile capire. Serve una figura come Michele Pirro ad esempio, per dire un nome, che gareggia ancora, che conosce le moto e sa come valutare le situazioni. Loro non capiscono. Serve rispetto: Enea secondo me era da squalificare con la bandiera nera a Barcellona, per non aver rispettato le penalità. Se vuoi rispetto, devi dare rispetto

Fonte: FormulaPassion.it