Il capotecnico spagnolo è finito nel lato box di Joan Mir dopo l’addio di Marc alla Honda dopo dieci anni di lavoro insieme. In Qatar è stata la primissima volta di Santi senza l’otto volte campione del mondo.
Dopo l’addio del compagno di squadra alla Honda a fine stagione scorsa, Joan Mir si è trovato nel proprio box una figura stellare come Santiago “Santi” Hernandez.
Lo spagnolo è stato Crew-Chief nel lato del box Repsol del 93 dal suo approdo in MotoGP e ha sicuramente l’abilita necessaria per garantire prestazioni di livello anche al campione del mondo 2020. Il contratto di Hernandez, infatti, non gli ha permesso di seguire Marc Marquez in Ducati Gresini rimanendo vestito di arancione (colore Honda) almeno per questo 2024.
Nella gara in Qatar, che Joan Mir ha chiuso in piena zona punti, il numero 36 ha avuto un piccolo assaggio di quello che sarà tutta la stagione, notando già un ottimo passo in avanti rispetto alle ultime gare dell’anno scorso, dove a stento riusciva a guadagnare punti. In un video pubblicato sui social media dalla casa giapponese, Santi commenta così il suo inizio di avventura con Mir : “Con Joan abbiamo iniziato la stagione al test di Valencia, si trattava più o meno di capire di cosa aveva bisogno. Dopo molto tempo con Marc, le cose sono ovviamente molto diverse. La cosa positiva, per me, è che è un pilota che vuole imparare. Si avvicina apertamente alle cose e dobbiamo fidarci di lui. Per lui tutto è ancora nuovo”
La conclusione di Hernández sul 26-enne di Palma di Maiorca: “Sono soddisfatto di lui. Il nostro obiettivo è quello di essere in cima, ma naturalmente non siamo nella posizione migliore in questo momento. Ci arriveremo con calma e con il lavoro.”