Da ormai otto stagioni una strana maledizione affligge sportivamente chi sale sul gradino più alto del podio nella prima gara dell’anno. L’ultimo a “salvarsi” fu Marc Marquez, poi dal 2015 con Valentino Rossi qualcosa si ruppe…

La MotoGP accende i motori per il primo weekend della stagione. Infatti, sul circuito di Lusail verrà disputato il primo di 21 Gran Premi, che uniti alle Sprint formeranno un totale di 42 gare per tutto il 2024. Doha ospita la MotoGP per la prima gara della stagione dal 2007 diventandone tradizione. Il 2023 è stata l’unica eccezione (insieme al 2020 dove hanno comunque corso le categorie minori) in cui le luci di Lusail non hanno aperto il mondiale. Questo a causa di lavori alle strutture del circuito, dovute alla recente entrata anche nel calendario di Formula 1, che non hanno reso possibile l’inizio del mondiale MotoGP 2023 in Qatar, iniziato infatti tra i saliscendi di Portimao. La gara è stata spostata a ottobre, a lavori finiti, diventando l’ultima prima del gran finale a Valencia. Gara dominata dalle Ducati, con il primo successo in GP di Fabio Di Giannantonio davanti a Francesco Bagnaia e Luca Marini. Il paddock è pronto, quindi, per tornare in Qatar dopo pochi mesi dall’ultima volta.

Attenzione però! C’è un dato che potrebbe spaventare chi dovesse salire sul gradino più alto del podio domenica sera. Infatti, dal 2015 chi vince il Gran Premio in Qatar non diventa campione del mondo MotoGP a fine anno. L’ultimo a farlo, e diventare campione, fu Marc Marquez nel 2014, quando inanellò una serie di dieci vittorie consecutive nelle prime gare. E anche prima di Marc era dal 2007, con Casey Stoner, che il vincitore in Qatar non otteneva l’alloro finale a fine stagione. Nel 2015, vittoria di Valentino Rossi davanti a Dovizioso e Iannone. Storica tripletta italiana. La stagione si concluse a Valencia, con una “storica” tripletta spagnola, che consegnò le chiavi del mondiale a Jorge Lorenzo.

Nel 2016 vinse il 99, che non solo non confermò il titolo dello scorso anno, ma perse anche il secondo posto contro Valentino Rossi, contro il quale aveva vinto l’anno prima. Il titolo, alla fine, andò alla Honda di Marquez. L’anno successivo arrivò il momento di Maverick Vinales. Prima vittoria con la Yamaha seguita da quella in Argentina due settimane dopo. Un’esplosività unica. Il titolo, vinto di nuovo da Marc Marquez, si giocò a Valencia e Top Gun era matematicamente fuori già dalla domenica precedente. Così come nel 2018 e 2019 vinse Andrea Dovizioso, finendo secondo alla fine della stagione dietro un 93 sempre più dominatore.

Nel 2020 corsero solo le categorie minori e nel ’21 vittoria di Vinales. Gara che si risultò poi ultima vittoria di Maverick con Yamaha e in carriera (fino ad adesso). Il Gran Premio del Qatar 2022 lo vinse Enea Bastianini, che arrivò poi terzo in classifica finale dietro Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, mentre nel 2023 la Sprint fu vinta da Jorge Martin, che dopo quella perse il mondiale, e la gara Fabio Di Giannantonio. Un dato, quindi, tanto curioso quanto preoccupante, per i piloti di MotoGP, che questo fine settimana inizieranno il campionato.